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Associazione culturale Neoborbonica
L'orgoglio di essere meridionali

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Replica a Del Core- Mosca PDF Stampa E-mail
A parte il fatto che la tangenziale di Napoli è più corta di quella di
Bologna, i cartelli non sono regolamentari (essendo un'autostrada e
non una strada urbana, il Codice della strada prevede che siano bianco
su verde e non nero su bianco) e alcuni tratti passano vicino alle
case. Inoltre è relativamente poco trafficata non grazie al pedaggio,
guarda.
Ovvio che il GRA e le tangenziali di Milano sono più trafficate: Roma
è grande 1285 kmq, Napoli meno di un decimo; Roma ha quasi tre milioni
di abitanti e Napoli meno di un milione. Mentre la tangenziale di
Napoli serve solo i comuni di Pozzuoli e Napoli, le tangenziali di
Milano coinvolgono comuni di quattro diverse province (Milano, Monza e
Brianza, Varese, Lodi).

Quanto all'alta velocità, malgrado la mia giovane età sto seguendo il
progetto da quando se ne è cominciato a parlare, nel 1990, ad oggi. Mi
sono fatto tutti i convegni e le conferenze dei servizi riguardanti la
linea Roma - Napoli e la stazione di Afragola. Sono in contatto
costante con l'osservatorio territoriale di Afragola della società Tav
p.a..
Non si tratta di opinioni: la Roma - Napoli è operativa da dicembre
2005 (all'epoca scrivevo sul Corriere della sera e avemmo pure gli
accrediti per il viaggio inaugurale con Berlusconi e Prodi, che però
fu rimandato a causa l'incidente di Roccasecca del giorno precedente e
non si è mai più tenuto), la Milano - Torino da febbraio 2006. La
Milano - Torino è finita, mentre la Roma - Napoli sarà terminata solo
con l'apertura della stazione di Afragola (che sarà il terminale
tecnico - non si sa ancora se commerciale dell'alta velocità in
Campania - nonché il terminale a tutti gli effetti delle linee
Afragola - Bari e Afragola - Battipaglia). Questo non contrasta
affatto con quanto hai copiato e incollato dal sito di Trenitalia, che
conoscevo benissimo (e in ogni modo dell'infrastruttura non si occupa
Trenitalia, bensì RFI in quanto proprietaria della rete e delle
stazioni e ItalFerr in quanto società di ingegneria del gruppo FS) e
che dicono esattamente quello che avevo detto io: per gli ultimi 18 km
si usa il collegamento di Gricignano. Il sito non lo chiarisce per
motivi di marketing, ma tale collegamento, in gergo detto «baffo»,
serve per innestare la linea ad alta capacità con la linea storica:
nel tratto Aversa - Napoli il collegamento è lento. Quando si ipotizzò
il baffo di Gricignano ad Afragola noi sostenitori dell'alta velocità
tremammo, perché i politici locali ebbero il sospetto che fosse una
scusa per non fare più lo scalo afragolese (non a caso si parlava di
soluzione provvisoria in attesa del completamento della linea e della
stazione progettata da Zaha Hadid, eppure sembrano intenzionati a
usarla in via definitiva per portare l'alta velocità a Napoli perché
si sono accorti che i 55 minuti che ci vogliono da Roma ad Afragola,
integrati con il tempo che poi servirà per raggiungere Napoli, sono
più o meno la stessa cosa che l'ora e un quarto che ci vuole fino a
Napoli attraverso il baffo). La nostra amministrazione tentò in tutti
i modi di dissuadere le Ferrovie dal realizzare il baffo, ma senza
successo. Comunque la nuova stazione la stanno facendo lo stesso.
Non ho detto che i lavori non siano in stato di avanzamento, anzi il
contrario. Magari non al 78% come per motivi pubblicitari sostengono
le Ferrovie, ma comunque a buon punto (a rileggere bene, peraltro,
deduco che quella percentuale si riferisce all'intera linea Roma -
Napoli: per l'appunto, è operativa al 78%. Il restante 22% sarà
proprio il collegamento con Afragola e la realizzazione della nuova
stazione). Poco però se si considera che la stazione inizialmente
doveva essere pronta per il 2000, e poi per il 2006, etc. etc..
Comunque, di questo passo ce la faremo sicuramente per l'ultima
scadenza preventivata da Bassolino: tra dicembre 2008 e gennaio 2009.
Per quanto riguarda la linea a monte del Vesuvio, invece, i lavori
sono ancora in alto mare, mentre l'Afragola - Bari consentirà un
collegamento moderno, efficiente e veloce con la Puglia dopo la
dismissione della storica ferrovia Napoli - Foggia voluta in epoca
sabauda (chissà perché).
Le percentuali di avanzamento delle altre tratte sullo stesso
documento da te citato risultano tutte più elevate; l'unica cosa su
cui mi ero sbagliato è che la linea Milano - Torino è tutta pronta,
mentre invece è operativa solo tra Torino e Novara. Non essendoci
fermate a Novara ed essendo in esercizio treni Eurostar Italia a
tariffa alta velocità, presumo che il treno fino a Novara utilizzi la
linea ad alta capacità e poi da Novara a Milano la linea storica, come
fa quello sulla Roma - Napoli con il baffo di Gricignano.

Scusami ma quale sarebbe questa zona di campagna della periferia nord
di Napoli? La periferia nord di Napoli sarebbe la fascia che va dal
quartiere Chiaiano al quartiere San Pietro a Patierno, costituita dai
territori degli ex comuni che furono aggregati al comune di Napoli
sotto il Fascismo. Forse c'è un po' di campagna a Chiaiano, ma mi
sfugge dove. Se poi con questa locuzione impropria intendi invece dire
le città e cittadine nord di Napoli (o al limite della periferia A
nord di Napoli: la preposizione è importante, visto che non sono parte
integrante di Napoli), solo ad Acerra c'è una zona di campagna di
dimensioni considerevoli; per il resto non riesco a capire dove. In
particolare la zona immediatamente periferica a Napoli, costituita dai
comuni di Arzano, Casoria, Casavatore, è completamente urbanizzata.

Non dico che se ci sono le cicche altrove è normale che ci siano anche
a Napoli: voglio solo evidenziare che molti di quelli che vengono
percepiti come problemi di Napoli, e sui quali i media speculano, in
realtà sono problemi generali.
Gli Italiani nel resto d'Europa sono considerati degli incivili perché
il resto d'Europa probabilmente non sa che gli Italiani non sono un
popolo. Io non mi sento italiano e sono assolutamente convinto che
l'Italia sia quello che in gergo politologico si dice uno stato
plurinazionale, al pari del Belgio o della Svizzera.
Per quanto riguarda Londra, non terrei proprio a importare il loro
modello di civiltà, guarda. Posso capire Madrid, Barcellona
(similissima a Napoli sotto il profilo culturale, per ragioni che
tutti dovremmo conoscere).

Abusivismo edilizio? Fatti un giro in Romagna, va'. Però chissà perché
nei telegiornali si parla sempre di noi. Volevo fare la tesi di laurea
sui pregiudizi nei nostri confronti e su come essi condizionano i
media: avevo tanto di quel materiale su cui lavorare, che ci ho dovuto
rinunciare, perché mi sarebbe venuta fuori una tesi di dottorato (con
la differenza che nel corso di dottorato di ricerca si passano tre
anni solo in funzione della ricerca che si sta portando avanti e della
relativa tesi, mentre nel corso di laurea si hanno degli esami da fare
e quindi, specie con la riforma, non ci si può permettere il lusso,
una volta terminati, di spendere un altro paio d'anni al fine di
redigere la tesi).

Ti faccio osservare poi che «le province delle città» non esistono.
Esistono, caso mai, le città delle province, visto che le province
sono composte da città. Quindi avresti dovuto dire «la provincia di
Napoli e, credo, molte altre province non sono un esempio di
costruzione armoniosa». Il che è peraltro cosa normale, visto che ogni
città e ogni borgo hanno la propria storia e la provincia è un
istituto amministrativo, peraltro temporaneo (le circoscrizioni
provinciali vengono modificate in continuazione), quindi non c'è e non
ci può essere un'armonia tra più comuni (anzi, tra più abitanti: anche
frazioni) afferenti alla medesima provincia. Piuttosto, diciamo che
non c'è armonia nelle singole città: nell'afragolese ci sono zone dove
un palazzo non è uguale a quello accanto, per non parlare degli
edifici storici che campeggiano accanto a palazzi moderni costruiti
senza curarsi minimamente del pregio degli edifici circostanti, quasi
con sprezzo del buon gusto. In barba alle normative sulla
conservazione dei beni storici, artistici e architettonici c'è gente
nella città di Afragola che ha buttato a terra edifici di fine '800
per costruire da capo certi mostri orripilanti (non voglio nemmeno
tentare a supporre sulla carta cosa risulti); in barba alle normative
sui beni culturali c'è gente alla periferia di Afragola che nelle
proprie case tiene esposte anfore greche trovate negli scavi eseguiti
per costruirsi casa. Quando ho saputo che la competente soprintendenza
aveva convocato una conferenza stampa per parlare degli straordinari
reperti archeologici rinvenuti ad Afragola, che hanno portato alla
luce una città micenea, cioè la prima colonia greca dell'entroterra di
cui si sia trovata traccia, non mi sono minimamente meravigliato: gli
Afragolesi già sapevano, in cuor loro, che la città era di origine
greca. Lo sapevano quelli ricchi che si son costruiti casa, e che
hanno occultato, quando nn distrutto, i reperti rinvenuti negli scavi
per evitare di subire il blocco dei lavori (l'individualismo... Che
cosa brutta! Ma al Nord - vi assicuro - è peggio: questo non succede
semplicemente perché loro i reperti non li hanno...).

Infine, impegniamoci a difendere la nostra terra prima di tutto con le
parole, perché io i meridionali che vanno al Nord a parlare male del
Sud non li sopporto. E - credetemi - ne ho conosciuti molti. Troppi.
Soprattutto troppi che quando gli chiedevi «Di dove sei?» ti
rispondevano «Sono un terrone», quelli che facevano a gara a colpi di
«io sono più terrone di te» e quelli che erano magari orgogliosi della
loro terra, ma la chiamavano Terronia. Vergogna.
E ribadisco: io non tengo a diventare la punta di diamante
dell'Italia. Io voglio che i Piemontesi ci restituiscano quanto
maltolto e quantomeno - dico quantomeno - questo stato dia a tutto il
Mezzogiorno (compresi il Tronto, la Ciociarìa e l'agro pontino)
l'autonomia della Sicilia.

Ciao
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