Lettera aperta al presidente del movimento neoborbonico Gennaro De Crescenzo. Caro presidente nell’approssimarsi del II congresso dei neoborbonici ti scrivo alcune mie considerazioni che desidero rendere pubbliche. Mi auguro e come me credo molti altri nostri amici soci del movimento che l’evento del 14 ottobre prossimo possa essere foriero di ulteriore crescita per il nostro percorso e che il tutto dia ancora maggiori energie al nostro lungo , difficile cammino verso quella determinazione di progetto duosiciliano che noi tutti ci siamo prefissati tanti anni fa . In questi tempi ti ribadisco la mia totale ed incondizionata fiducia, così da sgomberare qualsiasi illazione sulla lealtà non solo mia, “ò cuoll “ non corre pericoli, ma sai chi ha subito a Caserta una novella Farsalo vede Achillas da tutte le parti, fedeltà dunque nei tuoi riguardi e nei confronti del progetto neoborbonico. Ma la fiducia va alimentata. Chi in questi anni ci ha accusato di immobilismo è in totale malafede ,personaggi destabilizzanti che hanno procurato parecchio rallentamento , ma oramai smascherati e poco considerati dalla nuova ondata meridionalista, visto il loro personale scadente contributo alla nuova ripresa duosiciliana, non sono più causa di decelerazione. Sappiamo che l’apparente immobilismo verso un’azione diretta politico-partitica nasce dalla pochezza di mezzi e dalla mancanza di reali risorse umane che nel nostro caso per lo più nascono e muoiono come le Rose di Atacama non certo per una chiusura all’idea, qualcuno della vecchia guardia neoborbonica asserisce invece che questo immobilismo sorge e si è insediato tra le file della dirigenza nazionale ,personaggi dediti dicono ad uno stile dionisiaco invece che ad una miglioria collettiva del nostro sodalizio, auguriamoci che non sia vero o che se così a codesti nostri compagni di viaggio non capiti di specchiarsi scoprendosi una parodia di Narciso. Ma oramai la nostra recente storia ha dato nuovi e buoni frutti, una ventata di fresche idee e di rinnovata speranza, al di là dei “trenta denari” ci sono uomini che aspirano alla realizzazione della crescita del movimento neoborbonico ed alla concretizzazione di un sogno forse utopia , ma come si dice “Non esistono ragioni per vivere ma solo passioni”. Occorre quindi a mio sommesso avviso un cambiamento statutario e organizzativo, tutto ciò non per sfiducia verso chi ha diretto finora il movimento ma per una migliore crescita generale del nostro circolo che mai come in questo momento gode di forti personalità individuali, credo che risistemare l’organigramma sia una esigenza più che una volontà. Tutto questo può contribuire alla crescita del movimento ed anche a responsabilizzare le nostre qualitative nuove leve. Nel gioco del “dare e dell’avere” sia anch’esso il più nobile dei “giochi” come è il nostro, ad oggi c’è chi ha più che altro dato e poco ricevuto, e tempo che la rotta venga invertita, per il futuro della nostra associazione, credo che questo sia un punto di non ritorno a fronte di qualsiasi “Venerabile Jorge” che sia. Per quello che riguarda i nostri nuovi soci ed in questo caso credimi parlo per conoscenza diretta , non potremmo averne di migliori per la nostra compagnia. Il costante scambio di idee, cooperazione,stima e consultazione che avviene da anni costantemente tra di noi non è e non può essere paragonato assolutamente alle chimere che abbiamo incontrato nel movimento in anni passati e che hanno dato si una forte impronta di reale immobilismo, c’è dedizione alla Causa, spersonificazione dell’ego in questi nuovi amici che è sicuro viatico di forza e rinascita , una differenza tra il nostro nuovo ed i passati che considerarla abissale e dire poco. Un uomo molto più alto di noi un giorno disse “Non abbiate paura, aprite i vostri cuori”, ecco io ti esorto a fare la stessa cosa . Forza e onore Tuo affezionatissimo e leale amico Fiore Marro |