In questi giorni di ferragosto vengono in mente le bellissime località turistiche che esistono nella nazione duosiciliana: da Capri a Roccaraso, da Scilla a Taormina e così via. Milioni di vacanzieri sono disseminati tra i centri di mare, di montagna e di cultura del Mezzogiorno. Molti di loro provengono dal Nord con la tracotanza degli esploratori europei che nell’800 si recavano nei paesi africani o asiatici. Dopo aver pensato un anno intero male di noi, sono irresistibilmente attratti dai nostri beni e servizi naturali ed artistici e scendono al Sud, pronti a ricominciare a pensare di nuovo male di noi. Eppure la potenza ed i soldi delle loro città sono stati estorti e rapinati proprio a Sud. Ma questo è un famoso segreto che i Pulcinella assisi sulle cattedre universitarie s’impegnano costantemente a perpetuare. Ed allora i locali li ospitano proni e solerti per gratificare il loro soggiorno. Anche gli stranieri d’oltralpe affollano le nostre piazze, i nostri musei, i nostri monumenti, i nostri alberghi, nonostante la massiccia campagna denigratoria generica per i rischi mafiosi e specifica per la spazzatura in Campania. Dovremmo essere contenti per il denaro che essi spendono. Ma se riflettiamo sulle quote non meridionali delle proprietà turistico-immobiliari ed sul terribile sistema distributivo che drena il reddito speso a Sud per prodotti di altre zone, ci rendiamo subito conto che per noi è un ben misero affare. Se non fosse per l’ignoranza storica, noi potremmo diventare la Florida degli USA; potremmo far lavorare per noi un anno intero tutti gli stranieri oltre il Garigliano, ed attenderli nei mesi estivi da noi per alleggerirli con le nostre irresistibili offerte ambientali. Potremmo difendere ed incrementare il nostro patrimonio artistico-naturale perché direttamente interessati al suo adeguato sfruttamento. Potremmo promozionare il tutto il mondo Napoli ed il Sud nel modo giusto, elevando esponenzialmente il nostro reddito. L’amnesia storica ci lascia invece solo le briciole del sontuoso banchetto turistico estivo e le briciole non alimentano speranze ma tengono solo, temporaneamente, in vita…
|