La crescita esponenziale degli ultimi anni del movimento neoborbonico ha sicuramente ricevuto dal sito internet una spinta grandissima. Al gruppo di “Terra di Lavoro” per esempio ha dato l’opportunità di inserire nel movimento casertano nuova linfa a partire da Carmine Posillipo, Fiorentino Bevilacqua, Ilario Simonetta,Antonio Riccio,Francesco Di Polito e soprattutto di annoverare tra le file Giuseppe Simonetta oggi segretario provinciale neoborbonici “Terra di Lavoro” . la provincia casertana tra l’altro disponeva già di ottimi elementi come Mauro Giaquinto, Nicola D’auria, Nicola Casale, Isaia Fuschetti e il cavaliere Giovanni Salemi che uniti agl’ultimi arrivi ed al supporto di soci come Giuseppe Vozza, Pasquale Costagliola, Giovanni Ferrante, Orazio Letizia , Giuseppe Foschi, Raffaele De Lillo, Vincenzo Caserta, Domenico Rauso, Antonio Ondino, Antonio Patturelli, Pietro Matriciano, Michele Mandarino, Domenico Corvo, Romolo Gentile, Luigi D’Ambrosca, Giovanni Sapone, Antonio Narducci, Walter Giordano e Carlo D’auria forma oggi uno dei drappelli più attivi di tutta l’associazione, ci sono però voluti alcuni anni ed una forte determinazione per ricostruire e formare il tutto, quindi ce lo! Il movimento neoborbonico della “Terza Sicilia” deve il suo rifiorire alla caparbietà ed alla determinazione del buon Giuseppe De Gennaro, che dall’esilio forzato di Rho e mause alla mano ha scovato, indirizzato, invitato decine di meridionali della diaspora ad avvicinarsi ed iscriversi all’associazione di via Cervantes, così oggi il sodalizio duosiciliano ha facoltà di disporre di “Bocche di Fuoco” come il buon Davide Cristaldi, o di fedelissimi come Francesco Quintavalle, Gennaro Avano, e dei vari Nicola Santoro, Manlio Caropreso, Andrea Scanio che uniti ai Marco Fortunato, Felice Del Core, Gabriele Falco ci danno la certezza che anche dal nord il movimento dispone di una forte crescita e che gode di buona salute, il tutto condito con la presenza della “vecchia guardia” a cominciare da Francesco Varchetta fino ad Angelo Giurin e che può contare su dei quadri dirigenziali nazionali di prospettiva superiore come Luigi Costantino e Mario Bellotti, quindi anche in questo caso si può dire ce lo! Da Roma il sito ci ha fatto omaggio di quasi tutti i soci del movimento, dal presidente Luca Longo, a Felice Simonelli, da Gabriele Ferrandino a Paolo Rivelli, Da Gaetano Alimenti a Vincenzo Riccio , da Nando Pannella a Emanuele Lacarruba, tutto ciò a quasi “costretto” alcuni vecchi ”bucanieri” duosiciliani a stringersi attorno al progetto neoborbonico dopo anni di lotta quasi isolata, tra i più attivi l’ottimo segretario neoborbonico di Roma Enrico Viciconte, poi gl’indomiti Pino Lipari e Giulio Larosa, ed il mio carissimo amico Carmine Ricciolino, il tutto miscelato con il supporto di originari soci come Bruno Adinolfi, Aurelio Badolati ed il conte Arturo Cannavacciuolo e che gode della presenza in terra laziale di uno dei più forti ed attivi borbonici di sempre l’esemplare Capitano Alessandro Romano, ed allora anche questa pagina può essere sottolineata con un fatidico ce lo! Dal centro Italia che fu un tempo Due Sicilie mi preme naturalmente sottolineare altri splendidi compatrioti come il nostro referente abruzzese Cristiano Vignali da Chieti, Serafini,Ferdinando Corradini, Argentino D’arpino, Tonino Farinelli del basso Lazio una volta al tempo del Borbone conosciuto come Alto Casertano, chiudendo con Paolo Corsi dal Molise, ce lo, ce lo! In una rapida escursione all’estero riscontriamo la presenza dei nostri cari soci Charles Sant’Elia dagli Usa, Campi e Pastineo in terra argentina, Alain Avventurato dalla Svizzera ed il carissimo Paolo Fiore dal Brasile i nostri ambasciatori neoborbonici in terre lontane e straniere, ce lo anche ! Ritornando in territorio duosiciliano ed in Basilicata per la precisione non si può non sentirsi al “sicuro” quando a guidare la “macchina neoborbonica” in terra lucana è Antonio Boccia esponente del direttivo nazionale ed anima e corpo dell’associazione neoborbonica nella regione dei nostri amati briganti, lo teniamo anzi ce lo!. Un porto sicuro per il nostro circolo deve e diventerà presto la Puglia, oggi annovera tra i migliori Armando Calvano e tra i super fedeli Giuseppe Ciuffreda ed il giovane Nicola Calvano, fanno e saranno presto della squadra Saverio Veronico, Franco Rociola, Salvatore Balducci da Bari e provincia, Antonio Montesano in Brindisi, Giuseppe Del Prete da Taranto, con l’auspicio che a breve ci possa essere l’inserimento di nuovi accoliti ed il rientro di antichi amici , ce lo punto. Che dire della nostra amata antica capitale? Al comando del movimento neoborbonico c’è il prof. Gennaro De Crescenzo, leader indiscusso per capacità superiore ed anche per essere uno dei due soci rimasti fedeli all’associazione dal giorno della fondazione. L’altro è il prof. Vincenzo Gulì, per anni custode geloso dei “fatti” neoborbonici. Della vecchia guardia sono rimasti sul campo a lottare Salvatore Lanza, Attilio Barone, Ermino De Biase,don Vincenzo Rodio, Antonio Caputo, Vanda Tredicine, Felice Abbondante, Luca Guarino, Gennaro Chiummo, Michele Amato. Il movimento a Napoli è stato rinverdito da alcuni anni dalla presenza di giovani leve che saranno di certo il futuro del sodalizio, su tutti Lorenzo Degl’Innocenti, poi a seguire Luca Esposito, Marco Zamparelli, Davide Fusco ed Angelo Calemme, tutti giovanissimi e fedelissimi.Il gruppo napoletano ha fra gli altri soci il mio personalissimo amico Nicola Catanese ed il carissimo Luigi De Angelis oltre ad Antonio Avano, nuovi accoliti si sono aggregati quest’anno come Antonio Ambrosino,Luigi Palmieri e Francesco Del Sorbo. Del gruppo fanno parte anche i non recenti membri Lorenzo Terzi e Riccardo Giobbe, Napoli neoborbonica potrebbe avere di più ma comunque insindacabilmente ce lo. A due passi da Napoli precisamente a Nola, il gruppo capeggiato dal prof. Antonio De Stefano ogni anno da prova di se con due manifestazioni eccellenti : la Messa per il Soldato Borbonico il 13 febbraio e la Lunga Notte del Cardinale Ruffo in giugno, un gruppo compatto e coeso quello di Nola che è stato per noi casertani motivo di invidia, invidia positiva s’intende, invidia che ci ha spinti ad imitarli. Mi manca la Calabria ad eccezione di Paola con Pasquale Sciammarella che per fedeltà all’associazione è di certo un marchio di garanzia sicura, poi non riscontriamo altro. Peccato perché dalla Calabria si è sempre ripartito da Ruffo in poi, la Calabria mi manca. Nonostante referenti ed iscritti di attività neoborboniche non ne risultano ed anche come senso di appartenenza al movimento non si riscontrano novità raggianti. Mi manca la Sicilia che oltre al bravo Salvatore Serio non riesce a darci altro, mi manca e me ne rammarico non poco. Siciliani e calabresi avanti il movimento vi aspetta. Forza e onore Fiore Marro |