Gentile redazione, ho appena letto alcuni dati ISTAT sui reati ed omicidi commessi in Italia negli ultimi anni; se si escludono gli omicidi di camorra, il Lazio non sta messo meglio della Campania. Ma nell'immaginario collettivo italico, un fatto di cronaca nera che succede a Napoli e pi? "nero" di uno che accade a Roma. Spesso ci si mette anche RAI3, alla faccia del meridionalismo di sinistra (presunto) che rivendica.Ma tant'?; noi siamo i cattivi d'Italia, gli eredi dei Briganti, "affrica", sic hunt leones, una colpa antropologica insomma. Questo razzismo culturale, fa s? che: se a Roma s'inaugurano mostre, s'indugia sulle bellezze della citt?, si producano fiction consolatorie; a Napoli s'inquadrano i panni spasi, i vicoli degradati, e si producono film sulla camorra. Noi abbiamo tantissime emergenze che ciclicamente si ripresentano (l'attuale guerra di camorra, lo dimostra) e non voglio certo tacerne; una fra le pi? importanti, come scrissi sul Mattino del 1.7.03, ? la periferia al centro della citt? (pallonetto, quartieri spagnoli, forcella, ecc.). Questa contaminazione sociale, che risale al 500, ? il nodo principale che deve sciogliere chi amministra questa citt?. Gli ultimi (guarda caso) che hanno bonificato questa citt? sono stati i Borbone, con la loro straordinaria politica urbanistica (hainoi parziale non gli anno dato il tempo!). Nonostante le problematiche di cui sopra, noi per bellezze artistiche, paesaggistiche, archeologiche, e siti dell'UNESCO, non siamo secondi a nessuno in questo "Paese", forse vogliono farci "pagare"proprio questo. Ciro Vallone |