Telegiornale RAI 2 ore 20.30. Si parla della proposta di legge di 151 deputati o senatori per vietare che sui motorini vengano trasportati bambini fino a 5-6 anni ed altre limitazioni del genere. Nulla da eccepire, anche se occorre far presente ai nostri bravi legislatori che fino a che la legge ha parlato per generalità ed astrattezza, così come si è insegnato nelle aule universitarie, non abbiamo avuto alcun problema, ma nel momento in cui i legislatori hanno iniziato a codificare i singoli casi non solo si è avuta una produzione legislativa esponenziale lacunosa, contraddittoria e ricca di varie amenità, ma la legge ha iniziato ad essere sempre più disattesa. Il problema è, però, la RAI di Stato che ancora una volta per dimostrare che l'iniziativa ha una certa sua fondatezza non ha trovato di meglio che far vedere qualche bellissimo scorcio di Napoli, Via Partenope per chi non ha seguito il telegiornale, dove transitava qualcuno senza casco e dove qualcuno portava il proprio figlioletto o nipotino sulla moto. Non possiamo non ringraziare la RAI di Stato, la quale ancora una volta vuole continuare nella solita tiritera del Sud come luogo dove l'unica legge che trova applicazione è quella di non rispettare la legge. Insomma, ridicolizzarci risulta molto redditizio per chi gestisce la comunicazione, la quale deve sempre e comunque rispondere ai desiderata del governante e giammai a quelli dei governati, soprattutto quando i governati sono i meridionali. Eppure, si parla tanto di trasgressione del Codice della Strada e tanto si fa vedere a tale fine dalle contrade più remote del Sud o dai luoghi più conosciuti, manessun giornalista si azzarda a dire che nonostante tutto gli incidenti non solo non sono mortali, ma non sono nemmeno così gravi come capita altrove, l'altrove del civilissimo e rispettosissimo nord. Lo scopo è uno solo: quello di farci il vestitino in modo tale che non solo risponda a come il nord ci vuole vedere, ma anche e soprattutto a far sì che lo stesso uomo del Sud, dell'ex Regno delle Due Sicilie, si abitui a vedersi come uomo negativo, nullafacente, indolente.
Giuseppe Vozza Movimento Neoborbonico Caserta |