Parenti di Garibaldi a Ischia per celebrazioni |
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Carissimi compatrioti, dal mattino di oggi 26/06/2007: Ospiti rigorosamente in camicia rossa per ricordare il soggiorno dell’eroe dei due mondi, che ad Ischia fu protagonista di un intrigo spionistico ante litteram. Fra un bicchiere di vino locale ed una gustosa raccolta di vignette satiriche d’epoca, è toccato a Giuseppe Garibaldi junior (nipote di Menotti e figlio di Ezio) celebrare ieri sera a Forio la figura dell’illustre bisnonno, che il 19 giugno 1864, a bordo dell’Ondine, da Caprera giunse direttamente ad Ischia per un lungo periodo di riabilitazione e cure termali. «La camicia rossa è d'obbligo per onorare la memoria del più importante eroe del nostro Risorgimento» ha spiegato Nino D’Ambra, presidente del centro studi sulla storia di Ischia. «Il mio bisnonno venne qui - ha ricordato Garibaldi junior per curare i postumi della battaglia sostenuta in Aspromonte». L’arrivo del generale fu segnato da una serie di avvenimenti. Sull’isola, infatti, giunsero rivoluzionari da ogni parte d’Italia e d’Europa, assieme a spie ed emissari delle potenze straniere preoccupate di ciò che Garibaldi andava progettando. Lo sapevamo? Un altro schiaffo a noi meridionali. Ce l’hanno tenuto nascosto e non siamo riusciti ad organizzare una contro iniziativa. Sempre con fierezza e onore Saluti Alessandro |