Oggi pomeriggio ero a Napoli (devo confessare che da quando la frequento con spirito duosiciliano, provo un’emozione mai sentita prima … tra le sue vie è come se mi trovassi in qualcosa di grandioso: la guardo con occhi diversi e ne avverto ancora, nonostante tutto, la grandezza morale e civile che mi pare traspaia da ogni suo muro…). Passando davanti alla chiesa di San Francesco di Paola mi è venuto da dire …”Ah, ecco Largo di Palazzo!”. “No”, mi ha corretto la collega che era con me, “è Piazza del Plebiscito”. “Beh, se proprio vuoi usare quel nome, devi aggiungere ad esso …falso: Piazza del falso plebiscito” e via con una breve spiegazione sul perché di quella precisazione. “Sì, va bene, ma che influenze può aver avuto sulla vita di oggi?” mi è stato ribattuto. “Moltissime; tanto per dirne una, sulle transenne che circondavano il cantiere davanti alla stazione di Napoli – Campi Flegrei, a Fuorigrotta, non abbiamo visto scritto “Pietrarsa – Portici” bensì “Ansaldo – Genova”; per me, duosiciliano e anche per te, meridionale…non è cosa da poco. …e neanche per “Loro”, a dirla tutta! Futuro |