Noi siamo per l’identità, si ma quale? Beh Un’identità qualsiasi! Da più parti si sente proclamare lo slogan dell’identità, “Siamo un movimento identitario”, “Il nostro è un partito identitario”, “Il popolo a cui ci rivolgiamo è quello identitario”, “Noi abbiamo risvegliato l’identità “ Quante volte negli ultimi tempi abbiamo riscontrato su comunicati, dichiarazioni di pseudo comizi, appelli queste frasi, questa parolina che sembra essere diventata prodigiosa, IDENTITA’ . Ma quando domandi in giro ed a quelli che si riempiono la bocca di questa parola che significa nella migliore delle ipotesi ti senti replicare “Ma questo non capisce niente” Già e come me tanti altri non capiscono e vorrebbero sapere che cosa è questa benedetta identità. Io personalmente una risposta me la sono data, chiedo venia se l’idea o l’interpretazione che mi sono fatto dell’identità non è quella giusta. Il mio concetto mi spinge a pensare che l’ identità sia l’appartenenza ad un luogo, al archetipo di Patria natale, al rispetto di chi ci ha preceduti sul nostro territorio. L’identità si trasmette attraverso le storie dei primi antenati, le gesta eroiche, dei capostipiti, il rispetto e l’apologia dei predecessori. In questo modo il legame trasmette identità, “ dimmi di chi sei figlio ti dirò chi sei! “ . Venendo a noi ai discendenti del popolo che fu delle Due Sicilie cosa ne sappiamo? Dove è la nostra storia, dove sono i nostri avi . Risvegliamoli ed esaltiamoli, diamo voce e volto ai nostri veri punti di riferimento, fossero anche come è realmente accaduto in molti casi miti infranti, battuti. Quando uno di noi storce la bocca e si fa venire il prurito se si commemorano i Ruffo o Michele Pezza, Ferdinando o De Sivo, Calà Ulloa o Arpino perché morti e defunti e poi incita all’identità da dove attinge? Su quali basi si fonda l’identità ? Sulla protesta contro la munnezza o le cartelle della Gestline? Ma questa a mio sommesso avviso non è identità essa è protesta contro un sopruso, un’ abuso, un’ eccesso, che può portare a manifestare uno di Napoli con uno di Vercelli, questa potrebbe etichettarsi identità del portafoglio non del riferimento territoriale, etnico-culturale di un popolo. Non si può fare cattivo uso di un termine senza dargli il giusto connotato . l’identità duosiciliana nasce anzi rinasce dalle riscoperta delle nostre Leggende, dalla riscoperta dei nostri Miti, Eroi . Questo lavoro attualmente da una percentuale da 0 a 100 è per essere magnanimi attorno al 10. Solo attraverso questa operazione di recupero storico restituiremo identità alla gente delle nostre contrade , fin a quando noi che lottiamo in prima linea non lo comprenderemo identità rimarrà una parola vuota ed insignificante, bella ma fredda . Forza e onore dechristen |