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Altro che anti-savojardo...Woodcook è manovrato dalla massoneria anglo-americana? |
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Massoneria: grandi manovre Maurizio Blondet 06/06/2007 Il 9 maggio abbiamo dato notizia della cena segreta che la setta degli Illuminati, rinata grazie a Giuliano Di Bernardo gran maestro della Massoneria fino al 2000, aveva organizzato a Roma e saltata per uno «soffiata» riportata da Dagospia. Lo scopo della cena era far digerire al Vaticano il nuovo film tratto dall’ultimo libro di Dan Brown, «Angeli e Demoni», affinchè non si levassero le proteste ecclesiastiche che hanno accompagnato l’uscita della versione cinematografica del «Codice Da Vinci», dello stesso Dan Brown. Alla cena era naturalmente presente Dan Brown, il regista del Codice Da Vinci Ron Howard, l’attore-protagonista Tom Hanks. Ma anche, più inquietante, Rupert Murdoch col figlio, il padrone di Fox News e di uno dei maggiori imperi mediatici, sfegatato diffusore della propaganda israeliana. Alla cena saltata - doveva tenersi in piazza di Spagna, a palazzo Borgognoni - doveva essere presente anche il cardinale Friedrich Wetter, emerito di Monaco di Baviera (la setta degli Illuminati di Baviera, infatti). Ora, sempre su Dagospia, apprendiamo che la mistica cena iniziatica sotto il simbolo del Grande Architetto era stata fissata a nuova data, metà giugno, in un castello dell’Alto Adige. Anche quella saltata per la fuga di notizie. Ma la cosa interessante era la lista degli invitati: più nutrita della prima. Oltre ai soliti Dan Brown, Tom Hanks il protagonista e Ron Howard il regista; oltre a Rupert Murdoch e al figlio Lachan; oltre al già citato cardinal Wetter (un «fratello»? Un intimo?), ci sono altri personaggi, e importantissimi. Tre: Vincent Cannistraro, già capo dell’antiterrorismo alla CIA, già direttore del programma intelligence al National Security Council, ed ora, attivo pensionato, consulente su questioni di spionaggi e terrorismo per importanti clienti, fra cui ABC News (il network televisivo) e il Vaticano. Marcel Ospel, presidente della UBS Bank (Union des Banques Suisses) e architetto di una fusione-monstre fra UBS e Merrill Lynch, fallita per oscure resistenze interne, che avrebbe creato la più colossale banca d’affari del mondo. Suzanne Nora Johnson, vicepresidente della Goldman Sachs e nel comitato centrale dell’Aspen Institute. Lasciamo perdere il contorno di nani e ballerine (fra cui la Hunzinker, probabile attrice del film). Come mai pezzi tanto grossi della finanza globale sono interessati al film di Dan Brown? Soprattutto, come mai si riuniscono in segreto all’invito di un re travicello come il pittoresco Giuliano di Bernardo, ex gran maestro di una Massoneria marginale come quella italiota, allo scopo di manipolare il Vaticano attraverso i prelati «amici»? Quella è gente che non ha tempo da perdere in cene rituali sotto simboli massonici, se non per una ragione più concreta. Tutto questo ci pare abbia una relazione con la campagna di fonte anglo-finanziaria scatenata contro la Chiesa, di cui il ben frullato scandalo dei preti pedofili è stato certo un momento importante: anche finanziariamente, perché è giunto nel preciso momento della campagna della CEI per l’8 per mille. Ora, molti quattrini saranno fatti mancare alla Chiesa italiana da contribuenti indignati. Uno dei motivi pare sia la vendetta (costosissima) contro la vanificazione della campagna sulle nozze gay, sventata dalla Chiesa italiana. Può far parte della campagna anche l’inchiesta repentinamente avviata dal noto giudice anglo-napoletano Woodcock contro «logge massoniche coperte» che fanno capo a vecchi centri di potere democristiani. Woodcock ha ordinato 28 perquisizioni e 24 incriminazioni. Diamo la parola al La Stampa: tra gli indagati «non mancano vecchi piduisti, come il 72enne Emo Danesi, ex parlamentare DC. Oppure Mauro Lazzeri, ex P2 e dirigente dell’UDC di Livorno. E ancora: Giampiero Del Gamba, vecchia tessera ‘L-863’». Inoltre «spiccano personaggi importanti della politica odierna, come Paolo Togni, ex capo di gabinetto del ministero dell’Ambiente, con l’ex ministro Altero Matteoli (AN). E uomini influenti come Valerio Bitetto, ex amministratore ENEL, ora amministratore della Tecnoplan, azienda che s’occupa d’ingegneria energetica. Oltre due logge massoniche, quella di Scalea (Calabria) e la ‘Giuseppe Colorano 19’ di Potenza, è stata perquisita anche la sede UDC di Livorno». L’accusa parla di una «inquietante commistione tra massoneria, affari, politica e apparati pubblici di ogni specie». Un’associazione guidata da sei promotori, «una struttura», anzi, «più strutture», che operavano su tutto il territorio nazionale e anche all’estero, dedita in particolare agli affari della «pubblica amministrazione, turbandone l’imparzialità e il buon andamento». Nell’inchiesta spunta anche l’Opus Dei, interessata, a quanto pare, all’affare della costruzione del porto di Genova. Tra gli elementi di spicco dell’organizzazione c’è proprio Lazzeri, ritenuto maestro di una loggia che aveva sede nella sezione UDC di Livorno, che con Gionata Bertuccelli, ad esempio, parla di «Pizzo» e di «ritorno al partito», lasciando intendere un probabile finanziamento occulto. Ma si tentano affari ovunque. Nel settore dell’energia, per esempio, provando a piazzare un impianto energetico. Un affare nel quale è coinvolto Bitetto, che ritiene necessario l’intervento di Togni, uomo del ministero. E Togni a quanto pare è disponibile a dare una mano. Si tratterebbe solo di contattarlo e stabilire modi e tempi. Si tenta di sfruttare nuove sorgenti di acqua minerale, come nel caso di Mariano Gangemi e Gionata Beruccelli, che avrebbe individuato una fonte, e per l’occasione sembrano pronti a pagare tangenti alla politica. E ancora: si tentano infiltrazioni nell’Arma dei carabinieri. E sembra esserci un generale ben disposto a partecipare: si tratta di Carlo Mori, che nel frattempo, punta a grossi incarichi al ministero dell’Interno. E per finire, la presunta associazione massonica, tenta di infiltrarsi all’interno dei partiti. Alcuni millantano rapporti con il presidente dell’UDC Pierferdinando Casini, altri tentano di infiltrarsi in Forza Italia, per la precisione sfruttando i «circoli della libertà» e un collegamento con l’avvocato Carlo Taormina (che non risulta indagato). Sono queste le prime «questionecelle», i «pizzi» e gli «intrallazzi», della nuova P2 scoperta dalla procura di Potenza. Ma a quanto pare siamo solo agli inizi, sono solo i primi scenari, e gli sviluppi dell’inchiesta potrebbero essere ben più ampi e devastanti. Sarebbe coinvolta, o si cercherebbe di coinvolgere, l’Opus Dei: guarda caso, l’organizzazione bersagliata da Dan Brown come il nido oscuro del male clericale. Da quel che si può vedere, Woodkcock sta colpendo personaggi con profilo di centro-destra. Dunque, sta smantellando «una» Massoneria, la Massoneria vecchio-democristiana, smantellandone la cassaforte che si stava riempiendo - forse - con tangenti e «pizzi». E’ deplorevole. D’altra parte Prodi ha la sua banca (Sanintesa, Bazoli), e D’Alema la sua (Unicredito-Capitalia); chi voglia far politica all’italiota, senza avere i mezzi propri di Berlusconi, deve formarsi un tesoretto di corruttele tangentizie. Senza quelle, se i magistrati si svegliano (selettivamente) è finita. La «Massoneria» dei vecchi piduisti meno illuminati, e più provinciali, degli invitati di De Bernardo. Vedremo come andrà a finire. Nel frattempo un lettore albanese ci invia la notizia che il Grande Oriente ha acceso la «luce massonica» in Albania. «Il 19 febbraio 2000 il Gran Maestro Aggiunto Massimo Bianchi - per delega del Gran Maestro Gustavo Raffi, in quel giorno negli Stati Uniti d’America per partecipare all’annuale Conferenza dei Gran Maestri del Nord America - ha officiato la solenne cerimonia del rito di iniziazione di dieci profani di nazionalità albanese di cui cinque nella Loggia ‘Cairoli Risorta’ (777) e cinque nella Loggia ‘Saggezza Trionfante’ (984), entrambe di Bari. La celebrazione si è svolta nel Tempio della Casa Massonica di Bari alla presenza del Gran Maestro Aggiunto Mario Misul, dell’ex Gran Maestro Virgilio Gaito, del Presidente del Collegio Circoscrizionale della Puglia, Mauro Leone, e di numerosissimi Maestri Venerabili e Fratelli convenuti non solo dalla Puglia ma anche da altre Regioni. I nuovi Fratelli appartengono a famiglie di antiche tradizioni culturali da sempre legate al nostro Paese e sono in Albania tra i migliori nel campo professionale, universitario ed artistico. Da molti anni essi erano in contatto con l’allora Gran Maestro Virgilio Gaito ed avevano manifestato il loro vivo desiderio di vedere la Luce massonica nel Goi. Chiarificatasi finalmente la situazione politica con la caduta della dittatura comunista sotto la quale parecchi di loro hanno patito persecuzioni e stenti, essi hanno potuto finalmente realizzare la loro aspirazione grazie anche al costante interessamento dell’ex Gran Maestro ed alla lungimirante delibera della Giunta che ha deciso di favorire concretamente la venuta in Italia dei dieci iniziandi che potranno costituire il nucleo fondatore di una Gran Loggia in Albania ove la Massoneria non è mai stata presente. E ciò sarebbe di non poco merito per il Grande Oriente d’Italia che già in passato contribuì a rialzare le colonne in Romania dando vita a quella Gran Loggia Nazionale che oggi è universalmente riconosciuta ed in via di grande sviluppo». «Commossi indirizzi di saluto, al termine della toccante cerimonia, sono stati rivolti dal Gran Maestro Aggiunto Massimo Bianchi, dal Gran Maestro Aggiunto Mario Misul, dal Presidente del Collegio Circoscrizionale della Puglia Mauro Leone, dai Fratelli Angelo Scrimieri, Maestro Venerabile della ‘Cairoli Risorta’ e Giovanni Massaro, Maestro Venerabile della ‘Saggezza Trionfante’, e da molti Maestri Venerabili e singoli Fratelli. Il Gran Maestro Aggiunto Massimo Bianchi ha quindi dato la parola all’ex Gran Maestro Virgilio Gaito, il quale ha testimoniato la costanza dei propositi dei neo Apprendisti che, in attesa di ricevere la Luce massonica, hanno da anni costituito a Tirana un’associazione profana intitolata ‘Fratellanza italo-libanese’, regolarmente registrata in Tribunale, la quale potrebbe fornire una valida base giuridica per l’intestazione di una sede alla costituenda Gran Loggia di Albania. Il Fratello Gaito ha altresì posto in risalto l’importanza storica della penetrazione della Massoneria nel Paese delle Aquile in concomitanza con l’avvento della democrazia che i Fratelli albanesi di oggi e di domani, con l’aiuto di quelli italiani, contribuiranno a rafforzare diffondendo e difendendo gli immortali principi della Massoneria, la cui universalità è risultata ancora una volta testimoniata in occasione dell’odierno rito di iniziazione nel corso del quale i dieci profani, di religione musulmana, hanno prestato la promessa solenne sul Corano anziché sulla Bibbia in quanto per loro esso è il Libro Sacro, il simbolo della legge morale alla quale il vero Massone deve ispirare e conformare tutta la sua vita. L’ex Gran Maestro Gaito ha quindi concluso il suo commosso saluto dicendosi orgoglioso di aver realizzato un sogno così a lungo vagheggiato e di essere certo che la fede e l’entusiasmo dei neo Apprendisti farà percorrere loro la via iniziatica con costanza e profitto così da essere un luminoso punto di riferimento specie per le giovani generazioni albanesi, ancora travagliate dai mille problemi esistenziali, sociali ed economici della loro Nazione. Un’agape fraterna ha fatto seguito alla chiusura dei lavori in un’atmosfera di grande letizia». Il lettore albanese vuole sapere cosa ne penso. Semplice: la Massoneria accende subito nuove «luci» nei Paesi che erano stati sottratti al pieno dominio della finanza anglo-ebraica. Si accende la luce, e poi si saccheggia.
Maurizio Blondet
-------------------------------------------- saluti Davide Mario Comitato Neoborbonico della Lombardia |
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