New York Times e informazione. |
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Gentile Signor Davide,
penso che non occorra andare in aree geografiche così lontane da New York, per documentare lo squallore, la "monnezza" e la condizione disumana in cui vivono tantissime persone nella cosiddetta "patria della democrazia" (la quale ultima, a quanto pare, deve essere "esportata" a suon di bombe e stragi di innocenti popolazioni). A Napoli ci saranno pure i famigerati "quartieri spagnoli", ma nella "Mela" (marcia!), fiore all'occhiello di quel tanto decantato "paradiso" d'oltre oceano, i nomi di Harleem e di altri bassifondi peggiori di quelli napoletani dovrebbero pur suggerire qualche piccolo stimolo di autocritica agli illuminati redattori di quel tal giornale il quale espone alla berlina le pagliuzze negli occhi altrui e si guarda bene dal parlare delle grosse travi che acciecano una delle società più malate e corrotte del mondo. E a tal proposito, basti considerare l'impressionante sequela di stragi di massa che periodicamente si verificano nelle (una volta) tranquille e rispettabili cittadine dello "zio Sam" (per non parlare di rapine, stupri, atti vandalici, serial killer ecc. ecc.). Ma tornando all'informazione del tipo: "Sbatti il mostro in prima pagina", devo rilevare, purtroppo, che non sono solo gli altri a mettere in risalto i lati meno belli di una città come Napoli, che meriterebbe ben altro trattamento dai cosiddetti organi di "informazione" di massa. Qualcuno, ieri sera, ha avuto modo di seguire per intero (io non sono riuscito a farlo, complici indignazione e nausea) la trasmissione andata in onda su "La 7" e avente per titolo: "Napoli - vita, morte e miracoli"? Cordiali saluti e complimenti alla Delegazione noborbonica lombarda per i molti e interessantissimi interventi su questo forum. Gabriele Falco |