Giuseppe Ghio Palermo 20/8/1818 - Napoli 24/1/1875 Generale Allievo della Nunziatella dal 1828 al 1836, compagno di corso di Pianell, aveva anch'egli beneficiato dell'acquisto del grado di I tenente nei reggimenti siciliani. Nel 1851 dette le dimissioni dall'esercito per motivi di salute mentale, riapparendo nel 1854 come maggiore del 5? di linea. Ghio soffriva di esaurimento nervoso. Nel 1855 fu promosso tenente colonnello comandante il 7 cacciatori, 2 anni dopo fu inviato all'insegumento di Carlo Pisacane, pur avendo fatto ben poco in quella circostanza, perchè come è noto furono gli abitanti di Sapri a massacrare Pisacane ed i suoi accoliti, Ghio se ne prese gran merito nei rapporti inviati al re. Castelcicala in una lettera inviata al re, datata 23/2/1860,dichiarava: ''Con dispiacere sento dalle lettere di Rivera (Gaetano Afan de Rivera) che Ghio da forti segni di alienazione mentale'', per mancanza di ufficiali non fu messo a riposo. Salito al potere il tristo Pianell, Ghio fu promosso generale ed inviato in Calabria, secondo il disegno desolante del Pianell, nessuno meglio di Ghio poteva mettere in atto il suo piano di dissolvimento. Ghio comandava diecimila uomini con quattrocento cavalli e dodici pezzi d'artiglieria, il 25 agosto scriveva alla moglie: ''io saprò sottomettermi a tutto meno che al disonore e al tradimento'', non fu così, allo scontro col nemico garibaldese poteva tentare,ma preferì cedere senza lottare e fu costretto a rifugiarsi presso il granmassone per non fare la stessa fine del suo degno compare Briganti. Giunto a Napoli,accettò la proposta di Garibaldi, il comando della piazza di Napoli, presentandosi in uniforme piemontese, ma il 17 marzo del 1861 fu messo a riposo, non aveva che 42 anni. Fu trovato morto nei fossi dei Ponti Rossi a Napoli il 24/1/1875 e non si sa se suicida o assassinato. |