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La Voce del Sud: " Siamo tutti Serresi!" PDF Stampa E-mail
La Voce del Sud: "SIAMO TUTTI SERRESI !"

Ieri mattina un piccolo aereo volava basso su Napoli.
Dietro aveva uno striscione con una scritta che recitava: "Siamo un popolo di munnezza".
Rischiamo di diventarlo se non reagiamo!
Reagire, mai come in questo momento storico, vuol dire fare come hanno fatto i serresi o come non ha ancora fatto nessuno, ovvero con la creazione di un soggetto politico che sia la Voce del Sud!

L'intera area di Valle della Masseria, Comune di Serre, provincia di Salerno, entro sabato 2 giugno 2007 deve essere sgomberata dalle ruspe, dai camion dell'esercito e liberata dalla presenza " .di tutti i mezzi, attrezzi e materiali nonchè la rimozione di tutte le opere e le installazioni che siano idonee, sul piano tecnico, alla realizzazione di un a discarica"; così dispone l'ordinanza cautelare del Tribunale di Salerno che nella mattinata di giovedì 30 maggio 2007 E' stata resa esecutiva dal giudice Antonio Valitutti.

Grazie alla valorosità della comunità di Serre, del suo sindaco Palmiro Cornetta e di un altro sindaco coraggioso, del vicino paese Sicignano degli Alburni, Alfonso Amato, la battaglia è¨ stata vinta!
LÂ'ordine cautelare dispone la sospensione di qualsiasi eventuale operazione di realizzazione della discarica.
Sono fiero di essere stato al loro fianco, durante l''importantissima manifestazione svoltasi a Napoli il 19 maggio scorso. In quella occasione, ho avuto l'onore di conoscere alcuni degli eroi di Serre e l'altrettanto eroico sindaco di Sicignano degli Alburni.
Serre ha dato una grande lezione di civiltà e di coraggio (così come fece a suo tempo Scanzano Jonico) dimostrando che è possibile difendere il territorio, l'ambiente, la salute e che quando è¨ necessario è doveroso farlo anche con la contrapposizione fisica, mettendoci non soltanto la voce, le parole, ma anche le braccia, le mani, il corpo, il cuore, la vita!
Questa battaglia vinta rappresenta la risposta a tutti gli ignoranti ed arroganti che in questi giorni si sono arrogati il diritto di sentenziare, giudicare una comunità (e con essa Napoli e la regione Campania) in merito alla presunta incapacità di gestire i rifiuti, di rispettare le leggi.
Ci tengo a ricordare e a far ricordare alcuni degli "attori" che nel pessimo teatrino della politica, attraverso i giornali e i media in generale, si sono resi protagonisti delle suddette arroganze: Bertolaso, commissario straordinario per l'emergenza rifiuti, Antonio Bassolino, governatore della Regione Campania; Roberto Barbieri, senatore e presidente della commissione parlamentare sui rifiuti, il quale, domenica 20 maggio, rilasciava un'intervista su Repubblica, a firma del giornalista Roberto Fuccillo, in cui sosteneva: " Quel decreto legge va rispettato basta con i comizi dei Masanielli".
Voglio ricordare a tal proposito anche la risposta, puntuale e portatrice di forza ricostituente per la verità di cronaca e soprattutto per la verità storica, del più¹ autorevole meridionalista vivente, che a mio avviso è¨ Beppe Grillo, genovese.
Grillo, infatti, ha rilasciato significative dichiarazioni, in un'intervista a firma della giornalista Donatella Longobardi, su Il Mattino di ieri, giovedì 31 maggio, in cui sostiene " Spazzatura, vecchie logiche qui servirebbe Masaniello" e ancora " .il sistema imploderà da solo. Bisogna che siano i cittadini ad amministrare le città , non i politici. La democrazia partecipativa si costruisce dal basso. Il parlamento così comè non serve, è una fogna. Con i Borbone stavamo meglio."
Ritengo che bisogna scendere in campo, è giunto il momento di andare oltre i salotti, le assise; è necessario creare un partito Per il Sud!
Riscattare il nostro popolo, la nostra storia, il nostro territorio, decidere del nostro destino!
Bisogna essere presenti, denunciare, combattere contro i soprusi, le speculazioni, gli abusi.Se è vero che di partiti ce ne sono già tanti, forse anche troppi, è anche vero che nun ce ne stà manco uno buono! ( Nonostante la nutrita presenza in parlamento e nell'universo politico in genere, di molti napoletani, campani, meridionali. )
Per buono intendo che ci rappresenti degnamente, adoperandosi per far valere gli interessi del meridione d''Italia, prendendo a cuore le nostre esigenze, battendosi per difendere i nostri diritti,  facendo finalmente sentire la nostra voce!
Intorno al progetto di un partito e con esso di un programma politico Del sud e Per il Sud, potranno partecipare tutte le realtà associative che attualmente esistono, apportando ognuna il proprio contributo.
Immagino una tavola rotonda alla quale invitare tutte le suddette realtà per la stesura di un manifesto e poi di uno statuto e poi di un programma per la creazione del Partito Meridionalista!
Le sinergie e le dinamiche che ne scaturiranno, nel realizzare concretamente questo ambizioso progetto, daranno vita sicuramente a molteplici adesioni, con l'entusiasmo di chi finalmente si sentirà rappresentato e quindi spinto a partecipare con proprio apporti fatti di spunti, idee, collaborazioni di ogni sorta.
Questo, anche per dire all'avvocato Gerardo Marotta che rispondendo alla mia domanda (postagli domenica scorsa) in merito allÂ'opportunità di creare un partito Per il Sud, mi rispose che non c'era abbastanza partecipazione, consenso, adesione, per dirgli, appunto che invece siamo tanti, tantissimi ma purtroppo ancora dispersi, disgregati sul territorio, a lottare in tante battaglie senza una forza che ci unisca realmente in un unico fronte, (nonostante i pur validi patti di mutuo soccorso, degli ultimissimi tempi, tra le comunità in  lotta per la difesa del territorio contro le discariche e gli inceneritori), disorganizzati e troppo spesso impegnati ognuno nei propri recinti culturali e sociali, riuscendo così a fare poco più' che salotto, folclore.
Il momento di unirci e creare una Forza del Sud  è giunto; se non si va in questa direzione tutte le battaglie vinte saranno vane e finiremo con il parlarci addosso all'infinito, inutilmente. Personalmente, in questa condizione abbastanza sterile e a tratti ipocrita, non mi riconosco e non credo di continuarvi a partecipare, per chiarezza, coerenza e per il rispetto e l''onestà che meritano coloro che sono morti per la causa e per chi per essi, per tutti, veramente lotta ancora.
Siamo tutti serresi, o almeno.dovremmo esserlo!

01-06-'07      Antonio Avano
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