L’incontro del 30 maggio tra associazioni ambientaliste, comitati civici e allevatori è stato un momento importante che ha posto le premesse, tutte da sviluppare, per un discorso di respiro provinciale. L’analisi impietosa di Giuseppe Messina sullo stato e la condizione del territorio della provincia di Caserta, dove si sottolinea l’avanzata della desertificazione, fa il paio con le prospettive di crisi dell’allevamento e dell’agricoltura di Terra di Lavoro descritte da Lino Martone. Il leader della SIAAB ha posto l’accento sulla preservazione delle aree rurali che si assottigliano di fronte al massiccio attacco della speculazione e soprattutto di una scriteriata politica di infrastrutture inutili. Una serie di svincoli, ponti e sopraelevate che pur non portando da nessuna parte stanno invadendo le nostre campagne. Un esproprio generalizzato di terre peraltro senza rimborso per i proprietari come è successo nell’area marcianisana per la creazione del polo della qualità, oro mare etc. I piani di sviluppo della provincia di Caserta tendono ad una cementificazione farneticante che insegue miraggi senza fondamento ed ignora la ricchezza del nostro territorio, l’agricoltura e l’allevamento. Scelte sbagliate non solo dell’ente provincia di Caserta ma anche della regione Campania, indirizzi che sono corroborati dalla mancanza di assessorati specifici al ramo delle attività agricole. L’indirizzo politico scellerato del sistema, tra colpe e velleitarismi, è quello di trasformare ancor di più il nostro territorio in un agglomerato di cattedrali nel deserto (industrie fallimentari) a discapito dell’unica attività produttiva efficiente. Una distruzione dell’economia che si affianca alla devastazione ambientale con l’inquinamento dei suoli, delle acque e dell’aria. Il disegno palese od occulto che riguarda il nostro futuro è di trasformarci in una enorme pattumiera per i i rifiuti industriali. Un processo che è già in attuazione da molti anni grazie alla manovalanza della camorra ed alle complicità di una classe dirigente avulsa da ogni legame con la propria terra. L’incontro promosso da Pasquale Costagliola di Terra Nostra al circolo nazionale, “ha voluto essere un tassello di quella difficile costruzione di un soggetto alternativo alla distruzione del nostro territorio che viene promossa da una coalizione di interessi avversi, industria del nord, politici corrotti, camorre, istituzioni al servizio di interessi particolari. Stanno svendendo il futuro dei casertani e dei meridionali, stanno trasformando questa terra in un luogo perduto, nella prospettiva di una colonizzazione durissima.” Intanto il comitato emergenza rifiuti si afferma sempre di più come una compagine articolata sul territorio e capace di promuovere iniziative dal respiro scientifico. E’ in preparazione una nuova assemblea con cittadini ed allevatori nell’agro marcianisano, mentre proseguono i preparativi della manifestazione del 9 giugno contro la gestione illegale della discarica Lo Uttaro. Pasquale Costagliola |