Arriva puntuale la vendetta del "nordista" Prodi per la Sicilia colpevole di votare a destra. |
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Dal prossimo mese di giugno sempre meno treni fermeranno alla stazione di Capo d’Orlando. Ma non si tratta di un declassamento della città, bensì di una vera e propria rivoluzione che RFI (Rete Ferroviaria Italiana) sta mettendo in atto in tutta la Sicilia.
Verranno soppressi quattro treni a lunga percorrenza: due intercity e due espressi, che collegano Palermo e Roma. Nella nostra regione resteranno attivi solamente i treni diretti e quelli regionali. Sarà un processo graduale di smantellamento che prenderà il via dal 9 giugno e che porterà, al 31 dicembre, alla chiusura di tutte le stazioni della tratta Messina-Palermo.
Per Capo d’Orlando e per l’intera provincia messinese, oltre ai disagi per i cittadini, sarà un colpo durissimo all’economia turistica.
“Spero che questa decisione di Trenitalia – commenta il sindaco ENZO SINDONI– rappresenti la scintilla per una ribellione dei siciliani. Ancora non riusciamo a comprendere la scandalosa chiusura dei bagni nelle stazioni ferroviarie e adesso veniamo a conoscenza di questo smantellamento delle ferrovie in tutto il territorio. Capo d’Orlando non rimarrà inerme di fronte a quanto sta per accadere. I disagi che scaturiranno, vanno ad aggiungersi anche alla chiusura del traffico ai mezzi pesanti di un lungo tratto della A3 Salerno-Reggio Calabria per i prossimi tre anni. Non assisterò passivamente allo smantellamento di questo importantissimo servizio. Attuerò ogni forma di protesta a difesa degli interessi non solo della comunità che rappresento ma di tutta la Regione.
Attendo di sentire forte la voce e di vedere bene i volti, dei rappresentanti politici della nostra zona. Nessun equivoco, e niente politichese ma lottare per i nostri diritti. Chi ci rappresenta, dimostri ora di essere degno del suo compito”. Ufficio Stampa Comune di Capo d'Orlando
scritto da Davide Comitato Neoborbonico della Lombardia |