L’emergenza rifiuti in Campania non veste solo i panni del dissenso contro le discariche che si stanno moltiplicando nell’assenza di ogni prospettiva di soluzione della crisi, ma assume anche i contorni della proposizione fattiva da parte di cittadini, associazioni e categorie. La richiesta di operare le bonifiche del territorio è un fatto fondamentale che mette nell’angolo una classe dirigente inadempiente e colpevole. Anni di disastro ambientale si sono accumulati sotto i nostri occhi e la provincia di Caserta si è trasformata in uno sversatoio universale dove piccole e grandi discariche aumentano. Così il capoluogo ha più di duecento microdiscariche censite nelle campagne periferiche oltre ai cumuli de Lo Uttaro. Maddaloni è in preda al caos ed agli incendi mentre Marcianise ha veleno fatto di metalli pesanti e diossina nelle sue terre. Chi paga per tutto questo è la gente che si ritrova compromessa l’aria, l’acqua, il sottosuolo, la filiera alimentare. Oggi si sta compiendo un misfatto ambientale di proporzioni enormi contro la regione campania. Produttori agricoli e consumatori tutti sono pesantemente danneggiati dalla contaminazione per la quale le autorità non fanno nulla. Il commissariato per le bonifiche, svincolato da quello dell’emergenza rifiuti è retto da Bassolino che, quanto meno, non può essere credibile. Le province hanno un ruolo importante sulla carta per avviare il risanamento delle aree compromesse insieme ai comuni ma a Caserta vi è il nulla assoluto. La situazione della contaminazione di grande pericolo per la normalità viene affrontata mercoledì trenta maggio presso il circolo nazionale di Caserta con un dibattito a tutto campo tra cittadini ed allevatori con la presenza di Lino Martone leader degli allevatori, Giuseppe Messina, Pasquale Costagliola, Mariano De Mattheis e rappresentanze di Marcianise, San Nicola e Maddaloni. Due proteste a confronto, due settori complementari della popolazione per cercare di trovare sinergie contro la distruzione del nostro territorio operata dalla camorra con l’inerzia delle istituzioni. A quando un incontro a Napoli sulla questione rifiuti e sull'etnocidio che stanno alimentando industria del nord e camorra? E' il caso di scendere in campo anche per i neoborbonici, facciamolo al più presto... Pasquale Costagliola
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