L’ultimo colpo alla credibilità delle istituzioni in Campania la sta dando la vicenda dell’emergenza rifiuti. Un sistema di potere che va dagli organi dello stato centrale a quello delle diramazioni regionali si sta accanendo contro la gente diffamandola, criminalizzandola ed ingannandola. L’intervento di Napolitano è la chicca finale su di una malefica torta fatta di menzogne e tradimenti. Il presidente ha sancito clamorosamente con le sue affermazioni la illegalità ufficiale di Bertolaso con i suoi rimedi al male che uguagliano il male stesso. L’appoggio generale che il commissario ha strappato con le sue pantomime da dimissioni ha buttato a mare le speranze dei campani. A Caserta la discarica aperta è un misfatto ambientale di cui pagheremo lo scotto per gli anni a venire, un imposizione alla gente del capoluogo di Terra di Lavoro che fa il paio con i tanti episodi di crimini ambientali perpetrati in nome dell’emergenza. Si sta distruggendo il presente ed il futuro di un popolo mentre personaggi come Bassolino hanno ancora la faccia di parlare sulla crisi che rimonta alla sua responsabilità. Molti parlano sulla vicende drammatiche che stanno distruggendo la immagine del Sud ed infangando il nostro onore. Ma costoro non hanno titolo per farlo causa le responsabilità enormi che pesano sulle loro spalle. Da Bassolino a Iervolino passando per presidenti delle province, FIBE e collaboratori, commissari e subcommissari è tutto un mondo che andrebbe processato al più presto e che dovrebbe innanzitutto smettere di pontificare sulle disgrazie che ha causato. Occorre che qualcuno si svegli ed affermi pubblicamente che il re è nudo, che accusi i veri responsabili del misfatto che stiamo vivendo e li cacci dal palazzo. Questo qualcuno deve essere il popolo campano, quello vero e non i simulacri delle improbabili rappresentanze di associazioni e comitati che hanno convissuto con il potere colpevole. Pasquale Costagliola |