Siamo alle solite. Ogni qualvolta si avvicina l'estate ecco che il problema della spazzatura, che nei mesi invernali sembrava fosse risolto, come per magia si ripresenta. E così giù con il terrorismo mediatico, i topi nelle scuole, i sindaci che minacciano di chiudere la città, la spazzatura che invade anche Sorrento. Sembra proprio il solito copione impartito dal'alto. Ma come mai, vista la situazione così grave (a giudicare da quello che si vede in TV) i nostri cari politici, tra cui il super eroe Bertolaso, non ci pensavano durante i mesi invernali a risolvere il problema? E che dire poi dei continui sbarchi di clandestini a Lampedusa? Mai così "continui" come in questi giorni. Probabilmente qualcuno lassù rosica a vedere i vari Baglioni, Madonna, Bill Gates a fare carte false per assicurarsi un posto al sole sulla splendida isola pelagica. Evidentemente però questi rosiconi hanno abbastanza potere da condizionare pesantemente i media nazionali. I Signori Rosiconi, infatti come è noto, si trovano acquartierati in quella baia di melma putrida e nauseabonda che è la riviera romagnola, in cui la più alta espressione di cultura che si può rinvenire in quelle lande, è la discoteca Bandiera Gialla. Poi ci sono gli accampamenti turistici della Liguria con a capo Portofino, ma li il mare è forse ancora peggio di Rimini, anche se in realtà il vero problema è secondo me il materiale roccioso, utilizzato per sistemare le spiagge costantemente erose dal mare, ricavato da sedimenti contenenti un alta concentrazione di amianto. In questo caso i giornalisti in TV non si sono strappate le vesti. Rimane a questo punto la Sardegna con la sua Porto Cervo, sede come è noto, del capitalismo straccione italiano; ovvero quello che ostenta ricchezza con i suoi megayacht da 1 milione di euro, salvo poi ridocolizzarsi in assurde proteste, da accattoni, contro la sacrosanta tassa sul lusso proposta dal governatore Soru. Questi capitalisti da strapazzo, dopo aver acquistato per due lire i terreni edificabili, hanno costruito le loro principesche ed abusive ville. Frequentano lussuosi ristoranti di proprietà sempre loro e giammai si mescolano con la vil plebe. Ciò significa che il grasso che cola per il popolo sardo è veramente poco, in compenso però questi Signori hanno irreparabilmente deturpato un territorio che era il fiore all'occhiello per i sardi. saluti Davide Comitato Neoborbonico della Lombardia |