Prima di scoprire il meridionalismo, ero condizionato da una forma mentis preimpostata e mi facevo dire dagli altri quale fosse la mia storia. E questa storia, come tutti sappiamo, era falsa e mi rendeva schiavo di essa. Adesso che sono un uomo libero, la mia storia, insieme all'illluminante aiuto dei compatrioti, me la sono ricostruita autonomamente, parola dopo parola, pagina dopo pagina, anno dopo anno. Adesso sono un meridionale orgoglioso di esserlo. Non mi fanno più paura i millantatori piemontesi e la solidità della verità storica acquisita mi fa controbattere con facilità le loro tesi. Tuttavia, quando stamani ho saputo del fatto che sto per raccontare, mi sono sentito nuovamente umiliato e questa volta non per un motivo puramente storico ma per la grave offesa alla tradizione cattolica che da sempre accompagna i popoli delle Due Sicilie e che ha plasmato in maniera indelebile la nostra bella cultura, ma che a causa di persone che si definiscono "Amici" rischia di essere fortememente compromessa. Si tratta della rimozione del pannello sul miracolo eucaristico di Trani, su pressione dell’Associazione Amici d’Israele, prontamente sostenuta dal cardinale Kasper. Ecumenicamente scorretto, il miracolo solidamente documentato e riconosciuto dalla Chiesa cattolica nei secoli e sino ad oggi, riguardava il furto di un’Ostia consacrata, messa a friggere in padella da un ebrea, che si trasformò in carne e sangue sino ad inondarne tutta la casa. Anche la gerarchia ecclesiastica è colpevole di questo appiattimento ai capricci di infedeli che si permettono di interferire persino in questioni che riguardano la nostra fede, usando l’arma del ricatto e della minaccia. Spero che la Dirigenza prenda provvedimenti verso queste nuove minacce che a mio modo di vedere sono pericolose almeno quanto la retorica risorgimentale. saluti Davide Comitato Neoborbonico della Lombardia |