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"Effetto Serre"
Questa breve "lettera" è un messaggio di solidarietà alla comunità di Serre. Una "goccia" di dissenso e di lotta contro un mare di cattiva gestione del nostro territorio campano, per vincere l'indifferenza, l'ignoranza, per sensibilizzare l'opinione pubblica al problema.
Ormai è dall'11 maggio che le forze dell'ordine e addirittura l'esercito assediano Serre tentando di far sgomberare il presidio che i cittadini mantengono da mesi. Il presidio è stato creato al fine d'impedire l'ubicazione di una megadiscarica in un'oasi naturale a pochi metri dal fiume Sele.
In nome dell'emergenza rifiuti (pretesto che ricorda altre emergenze, come quella degli alloggi a Napoli, dopo la seconda guerra mondiale, in nome del quale si è realizzata la speculazione edilizia e la famosa epoca delle "mani sulla città" che ha arricchito certi politici amministratori della città e al contempo certi uomini di affari legati a quei politici se non addirittura essi stessi politici-amministratori, quando del conflitto d'interessi non se ne parlava pubblicamente ma se ne vedeva già tanto) i commissari straordinari, da Rastrelli a Bassolino e Bertolaso, hanno garantito ingenti profitti alla FIBE, non combattuto e di conseguenza lasciando dilagare le ecomafie (rafforzandole), trasformando la nostra regione in una immensa discarica di rifiuti tossici, la più grande in Europa.
I fiumi di denaro non sono bastati per far partire una bonifica dei territori, né a creare raccolta differenziata e riciclaggio? Allora, se le uniche soluzioni al problema rifiuti sono state boicottate, senza che i politici adoperando i fondi stanziati, i mezzi e le forze dell'ordine, facessero realmente qualcosa per evitarlo, questo è indice d'incapacità, pertanto questi signori devono dimettersi. Altrimenti se non è incapacità potrebbe essere .collusione! Ma non è possibile, non vogliamo crederci, speriamo vivamente che non sia così.dunque è incapacità e se è incapacità devono dimettersi! L'immondizia per le strade del capoluogo e degli altri comuni del napoletano (e campani), ci appare un ricatto bello e buono; una forzatura materiale e psicologica, per convincere la popolazione a schierarsi a favore degli inceneritori, pro-discariche e contro le popolazioni in lotta.
Le discariche, gli inceneritori inquinano e l'inquinamento determina tumori e altre malattie gravi! L'ecosistema di queste zone, già di per se fragile, rischia di essere alterato irreversibilmente, danneggiando la flora e la fauna, il clima, di conseguenza gli abitanti e tutte le attività (l'agricoltura, la pesca, il turismo ecc.) costituenti l'economia del territorio campano.
Del resto, non si può dimenticare che per questo governo e questa regione persino l'acqua, sta diventando una merce su cui speculare (fare profitti). Dopo una prima battuta di arresto, grazie alle lotte dei comitati, la regione ed il comune proseguono sulla strada della privatizzazione del Servizio idrico. L'assessore al bilancio del Comune di Napoli, Cardillo, purtroppo parla di far quotare in borsa la società ARIN adeguatamente risanata. Il risanamento è stato eseguito grazie alla giunta attuale che ha approvato un piano di aumenti delle tariffe dell'acqua. Già nelle bollette di marzo c'è stato l'aumento del nolo dei contatori, è stato abolito il canone fisso e si paga tutto quello che si consuma con la tariffa aumentata di circa l'11%; come se non bastasse ha firmato anche un accordo per la riscossione delle bollette con la famosa GestLine.
Diciamo basta alle speculazioni sulla salute dei campani, la mercificazione dei servizi (sanità, trasporti, rifiuti ecc.) e di beni essenziali come l'acqua! Chiaramente non si può pretendere troppo dalle amministrazioni, il disegno di speculazione e sfruttamento del SUD è nazionale, internazionale.siamo destinati ad un processo che va avanti ormai dal 1860. Vogliono completare l'opera di distruzione. I famosi "corsi e ricorsi storici" che annullano ogni occasione di sviluppo e di recupero di un immenso patrimonio appartenente all'Italia meridionale mentre creano, incentivano e insistono su quelle occasioni di speculazione, affaristico-mafiose che in nome di un qualcosa che vogliono far crederci necessita per fronteggiare le "emergenze".ci vede puntualmente vittime di sconvolgimenti, devastazioni, che è bene cominciare a chiamare con i nomi propri, quali: FINTO-progresso, FINTA-industrializzazione, FINTA-europeizzazione, FINTA-giustizia sociale.tutto il FINTO che finirà, forse per cancellarci, annullarci per sempre. In nome di quel forse dobbiamo fare qualcosa per evitare tutto ciò! Difendiamo noi stessi e il nostro territorio, è un nostro diritto!
Sabato 19 maggio alle ore 15 ci sarà una manifestazione nazionale contro la devastazione ambientale,La manifestazione è a Piazza Mancini. . Partecipiamo!
16.05.07 Antonio Avano |
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