Carissimi Vi scrivo da Reggio Calabria, seguo costantemente gli sviluppi del movimento, e vorrei complimentarmi con coloro i quali si impegnano a far conoscere alla gente la nostra identità fino ad oggi ignorata. A Reggio Calabria la Piazza più importante è comunemente chiamata Piazza Italia, ma in realtà si chiama Piazza Vittorio Emanuele II, li è stato eretto un monumento che rappresenterebbe l'Italia che invita i suoi figli a fare l'Unità Nazionale e soprattutto per ricordare i martiri caduti il 2 Settembre 1847. Curioso di avere maggiori informazioni in merito sono andato a consultare internet, estraendo alcuni articoli sulla storia di questa Piazza. Vorrei, oltre che farvi conoscere la storia di questa piazza, anche farvi notare sul secondo articolo il concetto che si ha dei Borbone: Articolo 1 Nel XIX secolo, tra il 1810 e il 1860, la piazza alternò ben sette denominazioni, delle quali tre attribuite dal popolo: prima piazza della Cattolica (legata alla presenza dell'omonima chiesa); poi Re Gioacchino, in onore del re di Napoli Gioacchino Murat, per il quale venne eretto anche un obelisco; durante la Restaurazione, venne chiamata piazza dei Gigli, con riferimento all'allora famiglia reale dei Borboni, in onore dei quali, nel 1828, venne eretto un monumento dedicato a Ferdinando I Re delle Due Sicilie. Con l'ingresso in città di Giuseppe Garibaldi e l'unificazione dell'Italia, nel 1860 la statua borbonica venne abbattuta e la piazza venne intitolata a Vittorio Emanuele II re del nuovo Regno d'Italia. Nel 1868 viene collocata la statua in marmo bianco di Carrara, che tuttora si erge al centro della piazza, opera dello scultore Rocco La Russa, che rappresenta una figura femminile, l'Italia.
Articolo 2 La statua (autore Rocco La Russa, 1868) rappresenta l’Italia che invita i suoi figli, con in mano la spada, a fare l’unità nazionale. Alta tre metri, è in marmo bianco di Carrara, rappresenta una sovrana con le trecce sciolte sulle spalle, nell’atto di impugnare una spada con la mano destra, mentre con la sinistra sostiene una corona intrecciata di foglie d’alloro. Il monumento è posto a ricordo dei martiri del 2 settembre 1847 caduti insieme a tantissimi altri fratelli per essersi ribellati alla ferocia dei regnanti Borboni.
Un Abbraccio Antonello Stiriti |