Spiego altrimenti il mio pensiero, che a quanto pare è risultato mal compreso da alcuni. Il sud è nei guai non perché i suoi rappresentanti dal 1860 sono stati sempre disonesti e profittatori. Del resto ci sono stati e ci sono tuttora rappresentanti assolutamente onesti. Il sud è nei guai perché i suoi rappresentanti, onesti o disonesti che siano stati, non hanno mai espresso una politica per la loro terra, per il sud. Un uomo politico è un uomo che svolge una funzione pubblica. Dunque la cosa importante è che svolga bene questo compito, che serva gli interessi del sud. Punto e basta. Se poi è anche una persona esemplare sul piano morale è ovvio che è mille volte meglio. Pretendere di non seguire un politico che lavora per il sud (non parlo di Lombardo ma in astratto) solo perché la sua vita non è esemplare è segno di una grande presunzione e di scarso amore verso la propria terra. Del resto pretendere un leader che sia un santo sul piano personale e un salvatore della patria sul piano politico è chiedere veramente troppo al Padreterno. I santi li possiamo cercare anche altrove. Ci basta un leader che, con tutti i suoi inevitabili difetti, si batta finalmente per gli interessi vitali del sud. Un'ultima considerazione per Davide: Davide, ti parlo, credimi, con grande affetto. Non ti pare di continuare a insistere su una linea di presunzione? Prima pretendi di giudicare se un uomo è una persona onesta e disonesta e poi pretendi di giudicare me sui rapporti che ho con la religione (senza sapere nulla di me e senza sapere chi sono!). Tutto questo fa sinceramente sorridere. È evidente che sei ancora giovane. Ti sollecito affettuosamente ad essere più prudente nei tuoi giudizi. Se hai riscoperto la fede tramite l'impresa del card. Ruffo mi fa piacere, però ti invito anche ad approfondirla. Edoardo Spagnuolo |