Il card. Ruffo si è alleato con satana? |
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Signor Russo il bene comune del Sud è infinitamente più importante delle qualità morali di chi lo rappresenta. Se una persona che ha manifestatamente cattive qualità morali opera di fatto per il bene della società bisogna assolutamente seguirlo e chi non lo fa commette un'ingiustizia grave verso il prossimo e la propria patria. Questo ovviamente non significa che si debbano giustificare le qualità cattive. A questo mondo ciascuno è responsabile delle proprie azioni. Purtoppo il mondo moderno ci ha fatto perdere completamente la nozione di bene comune, inducendoci a falsare molti giudizi. Le ricordo che il card. Ruffo si alleò con non pochi assassini e ladri, oggi diremmo camorristi, e anche con dei mussulmani, che secondo la religione cattolica è gente che professa una religione falsa cioè demoniaca. Secondo il suo ragionamento il card. Ruffo non era dunque un degno rappresentante del sud e non bisognava seguirlo. Il card Ruffo, invece, che di morale e di buon senso ne sapeva sicuramente più di noi in realtà non compiva alcuna azione illecita nel comportarsi come faceva. Lui doveva riconquistare il sud e per farlo occorrevano uomini capaci di portare le armi. Punto e basta. Le qualità morali non erano un elemento che potesse condizionare il giudizio sulle abilità dei singoli nel portare le armi. Oggettivamente, per quanto può apparire paradossale, un ladro notorio capace di portare le armi era in quel momento più accettabile di una persona onesta ma completamente rammollita. Questo non significa che il card. Ruffo, che era un uomo di specchiata moralità, fosse minimamente connivente con le mancanze di questi uomini. Esistono prove documentate che la corte reale in esilio di Francesco II iabbia inviato degli aiuti a Crocco, a un uomo cioè che era evaso da galera e che in precedenza era stato giudicato e condannato in nome di Francesco II! Anche Francesco II era un disonesto? un cattivo rappresentante del Sud? Un caro saluto Edoardo Spagnuolo |