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Al Signor Spagnuolo e ai Neoborbonici. |
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Al Sig. Spagnuolo e ai Neoborbonici. Egregi Signori, premesso che nella mia risposta al Signor Stefano: a) non ho espresso giudizi di sorta, ma solo un ragionevole e legittimo dubbio (tant'è vero che mi sono sentito in dovere di aggiungere a esso, tra parentesi, la seguente frase: "anche se a tal proposito mi auguro di sbagliare" (e se ho sbagliato nell'esprimere un dubbio -e non un giudizio- sono pronto fin d'ora a chiedere scusa all'Onorevole Lombardo e ai suoi sostenitori); b) non ho fatto uso del vocabolo "opportunismo" (e nemmeno l'ho pensato; e nonostante ciò è stato più volte riportato tra virgolette), poiché era mia intenzione rimarcare (questo sì) che la cosiddetta "realpolitik" (la quale non sempre può e deve essere confusa con il termine "opportunismo") spinge spesso i politici, necessariamente, alla (legittima, per carità!) ricerca di consensi nelle aree più disparate; i cui appartenenti potrebbero, un domani, sentirsi trascurati dal leader a cui hanno dato il proprio voto (e quindi avere una ragione in più di malcontento e frustrazione); e che pertanto non consento a chicchessia di mettermi in bocca parole o espressioni di cui non mi sono servito, poiché non solo so quello che scrivo, ma anche come lo scrivo (e a tal proposito, giusto per fare un esempio, non mi sognerei mai di scrivere "sudisti d'hoc" al posto di "sudisti D. O. C."); c) non ho mai chiacchierato (e tanto meno scritto) a vuoto, nei miei interventi, poiché quando ho avanzato giudizi, critiche, proposte, ho sempre fornito un'alternativa o contropoposta (giusta o sbagliaqta che fosse); premesso, dicevo, tutto ciò, devo far osservare, a quanti tra i Neoborbonici potessero arrivare a conclusioni estemporanee sul mio conto, che non ho bisogno di documentarmi "meglio" non solo sull' "azione politica", ma anche sul pensiero politico dell'Onorevole Lombardo; nonché sulla matrice storico-ideologica dell' MPA e sulla sterminata storiografia meridionalista e siciliana in particolare, poiché ho da sempre seguito l'esortazione che Dante, nel suo Inferno, mette in bocca a Ulisse ("Considerate la vostra semenza: / fatti non foste a viver come bruti, / ma per seguir virtute e canoscenza"); e a tal proposito, limitatamente all'Onorevole Lombardo e alla sua attività, riporto di seguito solo alcune delle fonti su cui dovrei documentarmi "meglio", poiché grazie al cielo il Buon Dio, nella Sua infinita Misericordia, ha voluto concedere anche a me, che non appartengo ai "sudisti D.O.C.", un pizzico di discernimento, per rendermi conto di ciò di cui si parla e si scrive: Discorso di Raffaele Lombardo - Roma, 19/9/2006; SICILIA - IL GIOCO DI LOMBARDO - La Repubblica" del 20 dicembre 2005, di Agostino Spataro; La Repubblica - 10/05/2005; La Sicilia - 06/05/2005; La Sicilia - 04/05/2005; La Sicilia - 01/05/2005; Giornale di Sicilia - 30/04/2007;La Sicilia - 30/04/2007; La Repubblica - 30/04/2007; La Sicilia - 29/04/2007; ansa - 28/04/2007; La Sicilia - 23/04/2007; Giornale di Sicilia - 23/04/2007; Giornale di Sicilia - 23/04/2007; Gazzetta del Sud - 23/04/2007; Giornale di Sicilia - 22/04/2007 (e potrei continuare all'infinito, citando altre significative fonti, ma mi pare che possa bastare così). In merito, poi, all'infelice frase "noi sudisti D.O.C.", penso che non sia neanche il caso di far osservare che (a meno che io non abbia interpretato male il senso di detta frase -e se ciò è avvenuto me ne scuso-) essa, contenendo in sé una certa idea discriminatoria (poiché sarebbe sudista solo chi nel Sud ci vive), potrebbe avere la catastrofica conseguenza di allontanare, e non certo di avvicinare, la gente alla nobile causa dei Neoborbonici. In effetti il sottoscritto, ora come ora, sta seriamente valutando l'opportunità di impiegare il proprio tempo in maniera certamente più proficua e soddisfacente per lui. Concludo qui questo mio forse ultimo intervento con una domanda e un giudizio (stavolta sì che ne esprimo uno!): ma che significa "conversione almeno di facciata del ceto politico dominante del Sud"? Per quanto ne sappia io, le conversioni o sono totali, convinte e senza alcuna riserva oppure sono un modo come un altro per continuare nella direzione sbagliata, illudendosi che non sia così. Grazie, ma il Gattopardo l'ho letto e riletto a sufficienza! Senza rancore. Gabriele Falco |
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