A Teano, che i suoi abitanti amano definire …dello storico incontro (… mentre io, invece, preferisco il più realistico …dell’infausto incontro), l’anno scorso si sono tenuti i primi Festeggiamenti garibaldini in occasione dei quali è stato inaugurato il Museo garibaldino e del Risorgimento. I festeggiamenti saranno ripetuti quest’anno e non è difficile immaginare che, di festeggiamento in festeggiamento, si arrivi un giorno ad ingrandire il museo con la possibilità di dare lavoro, oltre che alle imprese necessarie per l’organizzazione degli eventi annuali, anche a qualche salariato stabile nel museo stesso. I fondi ci sono e siccome arrivano da altri Enti, è possibile con essi creare occasioni di lavoro senza che ciò gravi sulle finanze, magari non floridissime, della piccola cittadina dell’Alto casertano. È naturale, quindi, che gli Amministratori locali, forse interessati quanto noi alla riscoperta della verità storica concernente il cosiddetto Risorgimento, guardino con occhio di favore a questi festeggiamenti e siano, di conseguenza, poco inclini alla sconfessione della vulgata risorgimentale ... almeno fino a quando non ci fossero, anche da parte antirisorgimentale (dico così, giusto per intenderci), risorse economiche tali da consentire la conciliazione tra l’affermazione della Verità (e di una nuova politica) e le legittime aspirazioni delle imprese a ricevere commesse e dei disoccupati a trovare lavoro. Quanti soldi hanno i Neoborbonici? Futuro |