Carissima Compatriota, Ho letto attentamente la tua analisi storica sull'opificio di Pietrarsa. Consentimi voglio darti altri dettagli molto importanti. Dal punto "La perdita dell’indipendenza delle Due Sicilie non tardò a far sentire i suoi effetti. Nel 1860, con la caduta del Regno Borbonico e con l'unitá d'Italia, Pietrarsa passò in gestione al governo Italiano. Ecc ecc…" Fino alla fine dell'articolo sembra che dopo la caduta del regno borbonico, questo opificio sia stato gestito comunque correttamente dai Savoia e poi dallo stato italiano senza soprusi o malefatte Ti invito a leggere un altro articolo sempre nella sezione le tue lettere alla pagina 5 “Sfogo storico di un passato glorioso e di un futuro incerto” Dopo il 1860 molte delle maestranze ubicate a Pietrarsa furono spostate all’Ansaldo di Genova. Ci furono molti licenziamenti e dai 1050 operai si scene ben presto ai 100. Tutte le locomotive non venivano più commissionate a Pietrarsa ma a Genova. Infatti delle 600 locomotive occorrenti alle ferrovie italiane solo 70 furono ordinate a Pietrarsa. Ecco perché poi divenne solo opificio di manutenzione,mentre con Ferdinando II era il più grande opificio della penisola e terzo d’europa. Quando gli operai si riunirono nel cortile per protestare contro i licenziamenti, spararono con le baionette: quattro di loro furono ammazzati e sono stati dimenticati anche se sono stati i primi martiri della storia operaia. Nel 1975 lo stabilimento chiuse. Dopo che fu adibito a museo. Questo stabilimento ormai è chiuso da anni Per quanto riguarda i lavori di ristrutturazione : I lavori di ristrutturazione, iniziati solo nel 2004, più di due anni dopo, e costati circa un milione di euro, dovevano concludersi all’inizio del 2005. Si sono invece prolungati fino all’aprile 2006, a causa di imprevisti tecnici e intoppi burocratici. Ma i cancelli sono ancora chiusi, nonostante i tanti annunci di una «imminente riapertura». Queste e tante altre cose sono successe dopo l’unità d’Italia su Pietrarsa e su tutte le fabbriche del nostro grandioso regno grazie ai Savoia e oggi allo stato italiano Sempre con Fierezza e onore Saluti Alessandro |