Al gent.mo dott. Vozza Ho volutamente tastato il polso al direttore della Gazzetta del Mezzogiorno (per la verità l’ho già fatto altre volte scrivendo mie lettere-vedendole pubblicate ma con netti tagli) inviando il suo l’articolo per verificare se i direttori di giornali del Sud amano questo sistema. Essi lo amano e si crogiolano, s’impastano nella monnezza delle notizie che ci propinano tutte a favore del nord, nella loro ignoranza voluta e di quasi tutti i giornalisti della RAI che dovrebbe appartenere al popolo. L’articolo pubblicato oggi 13 aprile 2007 con il titolo “O sole mio messa in bocca a un’ubriaca” risulta tranciato nelle parti più significative e più espressive alla causa del nostro Sud. Infatti è stata eliminata la parte iniziale o introduzione che faceva capire la sperequazione tra nord e Sud anche nel turismo. La pubblicazione del suo articolo inizia così: Evidentemente i signori che governano la comunicazione…e termina …e la chiesa di Gerace, il barocco leccese, e tantissime altre località. Omesso il periodo: Per i giornalisti dello Stato unitario…conclude.. In compenso nel cambiare canale… Omessi gli altri tre bei periodi molto significativi per la conclusione non resta che la risposta di Lino Patruno direttore della Gazzetta del Mezzogiorno: Beh, “O sole mio” è tanto universale che potrebbero adottarle anche come inno ai lunatici. Quanto allo strabismo di chi vede solo Nord, arrabbiamoci come questa lettera altrimenti ci faranno sempre peggio. Evidentemente il tranciare gli articoli, le lettere, la Costituzione della Repubblica e tutto ciò che si può rendere monco fa parte del sistema! |