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Home arrow Le tue lettere arrow Le tue lettere arrow Ultima considerazioni sulla coesione per tutti i compatrioti

Ultima considerazioni sulla coesione per tutti i compatrioti PDF Stampa E-mail

Carissimi compatrioti,

Volevo fare le ultime considerazioni su quello che ci siamo detti. Prima però vorrei dare un  suggerimento a chi gestisce questo splendido sito, già pieno di informazioni e cioè quello di aggiungere una sezione di chat dove poter intavolare tavoli di discussione suddivisi per argomenti e iniziative e cercare di capire così più punti di vista e confrontarci più velocemente.

Come dice Fiore è vero che siamo troppo soli ed è vero che i mass media e tutti quelli che comandano ci ignorano ma perché?

Perché hanno timore. Perché se si trovassero a discutere in qualsiasi trasmissione importante i nostri storici e quelli della storiografia ufficiale loro ne uscirebbero sconfitti. È chi è al comando non vuole questo, significherebbe riscrivere tutti i libri di storia sull’argomento Risorgimento. Ci sono troppi interessi in mezzo. Ci sono troppe persone che non vogliono cambiare questo stato di cose e cercano a tutti i costi di non perdere il loro potere e di tenerci schiacciati in mezzo alla mondezza e alla camorra.

In 14 anni è stato fatto tantissimo sono stati raggiunti tanti traguardi. La presentazioni di nuovi libri anche fuori del nostro regno è importante. Aperture di sedi,luoghi di ritrovo è il modo giusto per aumentare di numero. Sicuramente così si riesce ad ottenere sempre più consensi. Noi però parliamo del salto di qualità cioè di scendere in campo e oltre a denunciare la verità storica e tutti i problemi che abbiamo, vogliamo fare qualcosa per risolverli. Si è vero siamo nuovi, gli ultimi arrivati e siamo pieni di entusiasmo. Non facciamo si che questo entusiasmo si affievolisca. Non perdiamo altro tempo. Ho paura che col passare del tempo entreremo di nuovo nell’ottica che le cose non possono cambiare, che il nemico è troppo forte e che a noi resta solo la denuncia. Non è così. Non può e non deve essere così.

Oggi non possiamo parlare di massa che manca, perché è vero che l’opinione pubblica è contro di noi ma è vero anche che la massa critica  (cioè tutti noi insieme a tante e a tutte le altre associazioni filoborboniche, Borboniche, simpatizzanti e soci)  è sparpagliata e non unita. Se questa massa critica si quantificasse,si unisse,  raggiungerebbe un numero elevato ed esplodendo farebbe parlare l’opinione pubblica, la gente s’interesserebbe a noi. Noi conosciamo i nostri problemi anche quotidiani e con piccole iniziative le cose potrebbero migliorare.

Faccio due esempi:

1)       L’immondizia nelle strade

2)       Le spiagge sporche

Se volontariamente ci unissimo e con le bandiere al vento anche contattando l’emittente Telecaprinews,striscia la notizia e le iene ci faremmo trovare a pulire le strade o le spiagge sporche di Bagnoli,Portici ecc… denunciando l’amministrazione comunale e facendoci trovare sotto palazzo San Giacomo già sarebbe un operazione mediatica importante.

Capisco che questo tipo di operazioni sono di difficile attuazione,forse sarò preso per pazzo, per un utopista, però io vedo tre linee guida.

1) I giovani possono ottenere consensi  con tante iniziative,facendo volantinaggio, creare stand nelle piazze anche la domenica, regalando documentazione storica e gadget.

2) I nostri storici possono continuare ad attaccare questa storia falsata scrivendo libri e facendo convegni cercando di divulgare e far conoscere a tanti perché ci troviamo in questo stato,che non siamo inferiori a nessuno.

3) I nostri leader (se mai ci saranno) potrebbero portare avanti programmi importanti per la risoluzione dei  problemi del nostro sud.

Con queste iniziative non si eviteranno gli omicidi giornalieri, non si toglierà l’immondizia dalle strade,non si eviterà di perdere occasioni importanti e non si darà sicurezza ai cittadini. Però almeno saremmo un po’ più visibili a tutti. E col passare del tempo con maggiore velocità il baricentro si sposterà verso di noi.

Questo stato colluso,falso non fa niente per i cittadini e questi sono stufi di vivere così. Non si può continuare a vivere in un “mondezzaio” a cielo aperto,senza potersi fare un bagno nel proprio mare, con la paura di rapine,il turismo che non decolla ecc.. ecc.. Quindi se noi ci facciamo vedere i cittadini ci seguiranno

Io come giovane di 30 anni appassionato di storia e amante della propria terra,giovane che ha visto la sua famiglia emigrare perché qui non c’è lavoro per gli imprenditori, dove per ogni appalto si deve pagare il pizzo è venuto al convegno all’hotel Majestic di Napoli e lì si è emozionato quando è stato intonato l’inno di Paisiello, ma lì però ha visto pochissimi giovani e non ci sta più a vivere così.

Noi non siamo cittadini liberi. Non siamo liberi di comprarci una macchina nuova,non siamo liberi di poter camminare senza la paura di una rapina,non siamo liberi di poter farci un bagno nel nostro mare senza prendere una malattia,non siamo liberi di poter aprire un qualsiasi negozio o impiantare qualsiasi attività imprenditoriale. Per pasqua sono stato fuori Napoli al Nord dai parenti e lì prima di rincasare misi il blindosterz alla macchina. Tutti mi presero per pazzo, mi dicevano ma qui non siamo a Napoli. Rilassati, vivi tranquillo. Ma qui da noi è impossibile.

Ma perché dobbiamo essere considerati sempre come il quarto mondo? Perché le cose al nord devono funzionare e da noi no ? Strade pulite,segnali che si rispettano ecc ecc

Come possiamo far cambiare la mentalità a queste generazioni ?

Noi dobbiamo puntare sui giovani. Loro sono il nostro futuro,non dobbiamo permettere che continuino ad emigrare. I massoni,i nemici creano le loro iniziative e in quelle occasioni sul loro campo ci devono trovare e dobbiamo sventolare le nostre bandiere. Già viene fatto, ma dobbiamo essere uniti,tutti insieme. Dobbiamo unire sotto la bandiera, guidati da leader (non chiamatemi ripetitivo) tutte le associazioni che utilizzano nei loro siti la bandiera delle due sicilie e tutti i soci e simpatizzanti. Non penso che siamo pochi anzi. Siamo un bel numero.

Per concludere, io indosso spesso la felpa raffigurante al centro il Regno delle Due Sicilie e passeggio per strada. Molti giovani vestono quella di Che Guevara o di altri personaggi che considerano eroi e si sentono appartenenti ad un ideologia.

Se tutti noi, come segno come appartenenti ad un'unica patria, indossassimo sempre una felpa, una maglia,una spilla ben visibile  raffigurante il nostro regno, cominceremmo a riconoscerci ad identificarci a marchiarci e marchiare altri.  I giovani sono pieni di belle speranze e di energie e sono sicuro che quest’immensa armata di Brancaleone potrebbe diventare un esercito forte e unito e giorno per giorno assolderebbe nuovi soldati. Non devono mancare generali grintosi questi devono unire l’armata due sicilie.

Scusate il mio sfogo, nelle mia umile analisi ho voluto dare dei suggerimenti forse banali, ma tante cose si potrebbero fare.

Sempre con forza e onore

Saluti

Alessandro

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