Pasqua 2007 e città d'arteAncora una volta la televisione di stato propina il messaggio a tutti gli italiani che le città d’arte si trovano solo ed esclusivamente al nord. Viene fatta salva solo Roma, poi si enunciano i nomi di Firenze e Venezia. E magari il servizio viene condito con panoramiche sul Duomo di Milano, sul lago di Garda. Del Sud non c’è alcuna traccia. Ebbene, è mai possibile che gli otto milioni di viaggiatori, come ci raccontano le cronache televisive, preferiscano solo ed esclusivamente le località di cui sopra e nessuno di essi senta il bisogno di andare a passare un quarto d’ora a Napoli o Palermo o qualche altra località del Sud? Evidentemente i signori che governano la comunicazione ignorano che il centro storico di Napoli è il più grande centro storico omogeneo esistente al mondo, tra l’altro sottoposto al vincolo Unesco. E a Napoli c’è l’imbarazzo della scelta: il Duomo, il Maschio Angioino, Castel dell’Ovo e Castel Sant’Elmo, la Cappella de Sangro, Napoli sotterranea, etc. Palermo può vantare la Zisa, il Palazzo dei Normanni, la Cattedrale, i Quattro Canti, etc. Ma è solo questo il Sud o è altro ancora? Pompei, Ercolano, i Sassi di Matera, le aree archeologiche di Sibari, di Selinunte, Agrigento, Piazza Armerina, Siracusa, Paestum, Velia, Santa Maria Capua Vetere con il secondo anfiteatro al mondo, le città medievali di Capua, Salerno, Amalfi, Ravello, i duomi di Trani e di Bari, la Cattolica di Stilo e la chiesa di Gerace, la barocca Lecce. Per i giornalisti della tv dello stato unitario non c’è nulla di tutto questo. Forse è per questo che da un bel po’ di tempo vi sono dei vistosi svarioni nei titoli scritti e nelle parole che usano lor signori (N.B. in una serata di “Porta a porta” ho letto “leggittima difesa”, proprio così con doppia g). In compenso nel cambiare canale non ho potuto evitare un’altra ennesima arrabbiatura. Canale 5 faceva vedere una soubrette che interpretava la parte dell’ubriaca cantando “’O sole mio” mentre si intratteneva con il Gabibbo. Insomma tra tv di stato e tv privata non c’è alcuna differenza. Entrambe dopo 147 anni vogliono ardentemente e continuamente deriderci. E’ ora che iniziamo a mettere in risalto tutte queste nefandezze che queste centrali omologanti e normalizzatrici dell’informazione mettono in atto, per far sì che i compatrioti del Regno delle Due Sicilie aguzzino sempre più la vista e l’udito e sappiano sempre più discernere da che parte stare. Questa parte è una sola: è il nostro amatissimo Sud, per il quale dobbiamo vivere e combattere e per il quale e nel quale dobbiamo spendere tutte le nostre energie se vogliamo dare un futuro a noi stessi ed ai nostri figli. Mutuando da Nietzsche “tutto il resto è follia”. Giuseppe Vozza Presidente della Delegazione di Caserta del Movimento Neoborbonico |