La manifestazione contro la discarica Lo Uttaro tenutasi recentemente a Caserta ha visto una partecipazione variegata di uomini e donne di tutti gli orientamenti. In una strana union sacreé militanti comunisti si sono affiancati a consiglieri di alleanza nazionale, gente del centrodestra hanno marciato con i centri sociali. Il nemico comune è stato individuato per una volta in chi vuole distruggere la nostra terra o per dire meglio già sta lavorando da tempo in questo senso. La ubicazione della discarica scelta da Bertolaso si inquadra nel peggior sistema di annientamento di una città o per la precisione di più città. Come abbiamo già scritto, vi è una assoluta noncuranza dei diritti delle genti campane da parte di un proconsole che vuole sistemare le cose arrangiando luoghi di rilascio dei rifiuti in maniera pessima. In questo atteggiamento dispotico e negligente verso la salute della popolazione vi è la complicità della classe dirigente locale, eterni collaborazionisti e  assenti cronici rispetto agli interessi del territorio.

Caserta rappresenta in negativo il caso del Sud tradito e sfruttato da un governo centrale colonizzatore coadiuvato da una rete di docili ascari.

La discarica sorgerà su di un sito precedentemente usato in maniera abusiva, dove sono stati sversati milioni di tonnellate di rifiuti, molti provenienti dal nord Italia, un luogo di vera e propria perdizione ecologica. In questa area esausta dal punto di vista ambientale si consumerà l’ennesimo misfatto che prevede un ulteriore inquinamento delle falde acquifere. Un delitto contro la comunità quello che si consuma a Caserta, con l’avvelenamento della terra, dell’aria e   dell’acqua. Basti pensare che in zona “i medici per l’ambiente” hanno riscontrato una grossa impennata dei tumori e di altre malattie legate al degrado dell’ecosistema.

In questa opera di distruzione l’autorità centrale si avvale dei poteri locali, sindaco e presidente della provincia, senza  dimenticare la regia regionale . Tutto questo in un atmosfera di grande agibilità di ambienti malavitosi che pur essendo stati trovati con le mani nel piatto come confermano gli arresti in esito all’inchiesta sul consorzio CE 4, persistono nella loro azione perversa. L’arroganza di questi delinquenti non ha lesinato minacce ai giovani che presidiano l’area di sversamento, testimoniando il clima di intimidazione esistente. Una montagna di rifiuti sta per essere rovesciata vicino ai centri abitati con tutto il corredo di rischio sanitario che ne deriva, con l’illegalità  trionfante e la distruzione della memoria operata con l’annientamento dei resti archeologici presenti sulla zona.

Il Passato sarà sommerso dall’immondizia e con esso naufragherà la speranza del futuro dei progetti dell’area direzionale, policlinico, foro boario, uffici, campus universitario, insediamenti commerciali e produttivi.

Caserta viene sacrificata nel più generale sacrificio della Campania  e del Sud . Il nostro impegno contro il crimine ambientale non demorde e siamo riusciti ad imbastire un abbozzo di resistenza, abbiamo connesso sinergie impensabili, spinto per scendere in piazza, studiato per portare la questione in parlamento nazionale ed europeo. Tutto questo per ridare dignità ad un popolo ed a quanti dicono di battersi per esso…..

Pasquale Costagliola 

Terra Nostra