Ciao Federico, forse i dati a cui tu fai riferimento sono gli stessi di quelli che una volta erano presenti sul sito dell'ANSA, anche se purtroppo adesso non ci sono più, ma puoi ancora trovarli nella cache di Google. Ti allego i link di alcune regioni: CALABRIA http://209.85.135.104/search?q=cache:PzFp7b_IExQJ:www.ansa.it/regionali/calabria/maincalabria.html+ansa+calabria+1997&hl=it&ct=clnk&cd=1&gl=it&lr=lang_it SICILIA http://209.85.135.104/search?q=cache:4p0-TAoO49kJ:www.ansa.it/regionali/sicilia/mainsicilia.html+ansa+sicilia+1997&hl=it&ct=clnk&cd=1&gl=it&lr=lang_it CAMPANIA http://209.85.135.104/search?q=cache:cYrTUN-wHV4J:www.ansa.it/regionali/campania/maincampania.html+ansa+campania+1997&hl=it&ct=clnk&cd=1&gl=it VENETO http://209.85.135.104/search?q=cache:iZJRQLJsXV0J:www.ansa.it/regionali/veneto/mainveneto.html+ansa+veneto+1997&hl=it&ct=clnk&cd=3&gl=it LOMBARDIA http://209.85.135.104/search?q=cache:LwHBaTJB3MkJ:www.ansa.it/regionali/lombardia/mainlombardia.html+ansa+lombardia+1997&hl=it&ct=clnk&cd=1&gl=it I dati che troverai non sono attuali, ma risalgono al 1997, periodo ancora ottimo se si vuole fare un' analisi economica nell'ottica dello sfruttamento del sud da parte del nord, perchè adesso con l'euro, la globalizzazione, la cina le cose sono un pò cambiate ed il nord perde colpi in quanto non riesce più a reintegrare grazie ai furti al sud, le risorse perse per via della spietata concorrenza straniera e del nuovo sistema economico attualmente in vigore. Tuttavia i dati che tu fornisci, se vai a vedere i dati riportati nei miei link, non mi sembrano corretti anche se a distanza di anni. Vero è però che se sommi il contributo di tutti i meridionali, anche quelli che lavorano al nord, scoprirai che essi contribuiscono per la maggiorparte del PIL del paese. (Qualcuno, nel parlamento torinese disse, perchè invece di portare le fabbriche al sud non portiamo i meridionali al nord?Sembra che siano riusciti nel loro intento, dimostrando ancora una volta semmai ce ne fosse bisogno, la natura esclusivamente economica dell'Unità d'Italia) Dai dati forniti, si evince che le regioni meridionali esportano pochissimo(soprattutto all'estero, i prodotti meridionali al nord sono banditi) ed importano circa il doppio(praticamente solo dal nord) ad esclusione della campania, che comunque ha un PIL allineato con le altre regioni meridionali. Il risultato è che il SUD è il mercato del NORD. Ma se il SUD non produce e non guadagna da dove vengono allora i fondi per acquistare le merci del nord?Semplice dalle politiche assistenzialiste, che mettevano nelle mani dei cittadini meridionali i liquidi per acquistare le merci del nord e solo quelle, in quanto venivano e vengono imposte. E cosi' il circolo visioso ripartiva, nel frattempo si svalutava continuamente la lira per poter piazzare qualcosa anche all'estero a prezzi competitivi. Con la concorrenza spietata delle merci cinesi, l'impossibilità di svalutare la lira per sopraggiunto euro, e della conseguente chiusura di parecchie fabbriche del nord, questo meccanismo si è guastato ed il nord sta cominciando a soffrire dei mali che il sud soffre dall'Unita d'Italia. Stiamo infatti assistendo alla meridionalizzazione del nord ed i sintomi, anche sociali sono ormai riconoscibili. Per quanto riguarda il CASO VENETO, la vicinanza al triangolo industriale MILANO-TORINO-GENOVA è stato fondamentale per lo sviluppo della regione che altrimenti avrebbe avuto un decorso di tipo meridionale. (Con tutto il rispetto, non credo che l'economia di un intera regione si possa sviluppare come indotto del campo gelataio) Con la speranza di esserti stato utile ti invio i miei saluti. Davide Neoborbonici Lombardia |