Le Guardie Urbane del Regno delle Due Sicilie vengono costituite in tutti i comuni dello Stato con Decreto Reale del 24 novembre 1827, fatta eccezione per i capoluoghi di provincia, di distretto e nelle città dichiarate "Piazze Militari" (le fortezze come ad es. Gaeta, Messina e Civitella del Tronto). Il numero degli uomini variava secondo la popolazione del comune. Per un comune di 800 abitanti erano previsti circa 20 uomini, numero minimo che si incrementava fino ad arrivare a circa 90 uomini per un comune di 3000 abitanti e di 180 o 200 per uno di 6000. A parte i quadri fissi, erano obbligati a prestare servizio gratuito a turno i proprietari, gli impiegati, i professionisti, gli artigiani, ed i contadini e pastori tra i 24 ed i 50 anni. Il corpo era così composto: c'era un Capo Urbano ed un Sottocapo Urbano fissi e quindi tutti i militi non retribuiti che ricevevano via via incarichi anche di coordinamento sugli altri urbani. I compiti erano molteplici, i più importanti: vigilanza diurna e notturna della città e della campagna prospiciente la città, l'esecuzione dei provvedimenti di giustizia, gli arresti, la custodia dei detenuti ed il rinforzo della Gendarmeria nei casi di necessità. Le Guardie Urbane erano armate di un fucile con baionetta e di sciabola da combattimento. Alessandro Romano |