Carissimi compatrioti, con la nostra opera di divulgazione della verità storica e denuncia riguardo il totale abbandono di questo stato falsamente unitario per il meridione, già abbiamo fatto molto. Molto altro deve essere fatto e secondo me fin quando non avremo una classe dirigente del sud al comando non cambierà mai niente. La denuncia sarà sempre utile ma non sufficiente a far cambiare le cose. Oggi comanda il nord,con gente del nord,con imprenditori del nord che con la forza dei soldi continueranno a colonizzare la nostra terra e i media si occuperanno di noi solo per denigrarci. Noi non siamo inferiori a nessuno, anzi, i nostri imprenditori sono alla pari se non superiori agli imprenditori del nord, perché con tutte le difficoltà che qui abbiamo quando riescono a fare qualcosa di buono vale il doppio. Il grande De Laurentis in tempi record e a spese sue ha aggiustato lo stadio per il popolo napolitano. Invece la Iervolino e Bassolino ? Leggevo sempre sul mattino che :
“ È ancora botta e risposta tra il governo e il Comune. Dopo il gelo tra Padoa-Schioppa e Santangelo all’incontro di Città della Scienza, scendono in campo la Iervolino e Nicolais. Il sindaco è duro con l’esecutivo: «Il governo discrimina Napoli e io questo lo ritengo inaccettabile. Mi chiedo perché, tanto per fare un esempio, a Napoli non è stato riservato - spiega - lo stesso trattamento di Milano e Torino sul patto di stabilità». La Iervolino allude in particolare agli investimenti per il completamento della linea della metropolitana erogato dal Cipe. Non si è fatta attendere la replica di Nicolais: «Il governo discrimina Napoli? No, credo sia proprio inutile prendersela con Padoa-Schioppa, non ci sono pregiudizi del governo verso la città. Sono il ministro di Napoli, non potrei tollerare un atteggiamento simile». Quindi dà appuntamento a un incontro con Prodi: «Domani vedrò il presidente del Consiglio e vedremo cosa è possibile fare. Sulla metropolitana il sindaco ha ragione. E sono pronto - sottolinea ancora il ministro - a dare una mano anche sul caso dei suoli per la realizzazione del nuovo stadio». Ma cosa è successo sabato ai tavoli di Città della Scienza? Il vicesindaco Tino Santangelo ha chiesto a Padoa Schioppa attenzione per la città: «Rivisitazione delle norme del patto di stabilità, poteri speciali sostanziati da fondi per fare il concorso dei vigili urbani, investimenti in infrastrutture e la zona franca a est» il ragionamento del numero due di Palazzo San Giacomo. Il ministro nella replica non ha mai nominato Napoli. Ha evocato invece una regola che vale per tutto il Paese: «Spendere bene le risorse che si hanno a disposizione per evitare diseconomie». «Il dialogo è cominciato, aspettiamo una risposta» è la conclusione del numero due di Palazzo San Giacomo la cui delusione è ancora oggi palpabile. Poi è scesa in campo la Iervolino: «Mi pare che Santangelo abbia ragione. Milano e Torino hanno ottenuto dall’esecutivo nazionale di non conteggiare questi fondi nel patto di stabilità interna. Il risultato è che il bilancio è meno pesante e quindi i due Comuni possono contrarre ancora mutui per diverse centinaia di milioni di euro e trasformarli in investimenti per le rispettive città senza sbilanciare i conti. A Napoli che ha formulato la stessa richiesta è arrivato invece il no, uno stop. «Se il principio vale per Milano e Torino - insiste la Iervolino - deve valere anche per noi, io non capisco perché ci è stato detto di no. Un conto è quando ci sono difficoltà oggettive, in quel caso siamo stati i primi a non appesantire le richieste verso il governo. Ma le difficoltà ci sono oppure no, se valgono invece solo per Napoli allora non ci sto». “
Tutta questa situazione mi fa sorridere amaramente. La Iervolino si stupisce che Napoli non viene trattata nello stesso modo di Torino e Milano. Noi siamo la loro colonia da 147 anni volutamente schiacciata senza una propria economia. Come diceva Pino Daniele “Napul è na carta sporc e nisciun s n import”. Siamo la loro palla al piede. Ma chi vi ha voluto. Avanti imprenditori del sud noi siamo con voi. Bisogna creare lavoro e non perdere più tempo
Avevamo grandi industrie gestivamo i nostri soldi da soli senza l’usuraio “Banca D’Italia” ed ora siamo costretti ad elemosinare fondi per aggiustare una città volutamente distrutta.
sempre con onore e fierezza Saluti Alessandro |