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Emanuele Filiberto PDF Stampa E-mail

Leggo su molti giornali le fugaci apparizioni per interviste del rampollo dei savoia, e lo sconcerto tra i nostri simpatizzanti per tali notizie.

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"La famiglia di chi ruba a Dio non giunge alla quarta generazione!”

San Giovanni Bosco

Non abbiate paura, Emanuele Filiberto non vi darà noie, non avrà grandi successi in Italia, perché egli non sa in che nido di vipere ha avuto la sfortuna di nascere e quante maledizioni sulla sua stirpe da parte delle tantissime famiglie distrutte.  

Al bel rampollo rinfresco la memoria.

 Prima generazione

Cominciamo da Vittorio Emanuele II, il falso ed avo di Filiberto, falso perché il vero Re Vittorio Emanuele morì, appena nato, per asfissia da cordone ombelicale. In famiglia ed a corte grande trambusto. Non si vuol comunicare la notizia al popolo piemontese della morte del piccoletto, vuoi per orgoglio di Carlo Alberto, vuoi per ragioni di Stato, vuoi per ipocrisia innata nell’animo dei piemontesi. Viene preso, in sostituzione del cadaverino del vero re, un bambino figlio del macellaio di corte e gli danno il nome di Vittorio Emanuele come se nulla fosse successo.

Vittorio cresce, viene incoronato immeritatamente ed ipocritamente re di Sardegna;  sapendo di essere un regnante, a dir tanto, lustrascarpe nei confronti di altri regnanti d’Europa (compresi i Borbone) comincia a fare e disfare alleanze ora con gli uni ora con gli altri potenti d’Europa, consigliato dal Cavour, capostipite dell’italiano ruffianesimo, inizia una serie di guerre così definite di indipendenza con ruberie varie per impinguare le casse vuote dello Stato di Sardegna.

Inoltre il Piemonte assiste al crescere della persecuzione anticattolica dovuta forse all’appropriazione indebita dei conventi, nel contempo il Cavour va dicendo che la legge contro i conventi gode del pieno sostegno dell’opinione pubblica.

San Giovanni Bosco, grande profeta, scrive al re di aver sognato lutti in famiglia reale. Mentre in Parlamento si discute la legge contro i conventi,  la famiglia reale piemontese è colpita da  gravissimi lutti.

 e così:

il 20 gennaio a 33 anni la regina Maria Adelaide

il 10 febbraio a 33 anni Ferdinando duca di Genova  fratello del re

il 17 maggio a 4 mesi Vittorio Emanuele duca del Genovese, ultimogenito del re

Il 12 gennaio muore a 54 anni la regina madre Maria Teresa

E il Santo scrive al re: "La famiglia di chi ruba a Dio non giunge alla quarta generazione! Se V.S. firma quel decreto segnerà la fine dei reali di Savoia".

I Savoia re d’Italia non sono arrivati alla quarta generazione.

Tra l’altro, Vittorio Emanuele II  si è pure macchiato di sangue con la guerra fratricida, per avidità di denaro, per impossessarsi di terre non sue, con la scusa di un’unità rimasta solo sulla carta per via di una politica economica convogliata al danneggiamento sempre più grave del Sud. I Savoia non sono arrivati alla quarta generazione, sono stati cacciati dall’Italia, oggi gli hanno dato la possibilità di rientrare e il loro comportamento borioso, scostante,  non promette nulla di buono. Per Fortuna c’è S. Giovanni Bosco.

Seconda generazione

Umberto I assunse un atteggiamento sempre più autoritario e repressivo, arrivando a decorare - e congratularsi personalmente con lui (con un telegramma) - il generale  Fiorenzo Bava-Beccaris che utilizzò i cannoni contro la folla a Milano durante manifestazioni di protesta scatenate dalla tassa sul macinato il 7 maggio 1898, lasciando sul terreno almeno un centinaio di morti (la cifra, approssimativa, è stata redatta dalla polizia dell'epoca) oltre a centinaia di feriti.  Altro sangue versato!

Dopo due attentati falliti, il primo dei quali tentato da Giovanni Passannante già nel 1878, re Umberto I finì ucciso a Monza il 29 luglio 1900 dall'anarchico Gaetano Bresci proprio per vendicare la repressione seguita ai moti popolari del 1898.

Terza generazione

Gli succede Vittorio Emanuele III noto come il più ricco di sentimenti guerrafondai, trasmessigli dal padre, sciaboletta  partecipò personalmente a 2 guerre mondiali inoltre, coadiuvato da Mussolini, alle guerre in Africa, Grecia, Albania. Screditato per l'appoggio fornito alla dittatura fascista e per averne favorito l'avvento e il consolidamento, sino a condurre il Paese al disastro della II guerra mondiale, Vittorio Emanuele, in un estremo ma tardivo tentativo di salvare la monarchia, abdica in favore del figlio Umberto II il 9 maggio 1946, circa un mese prima del referendum istituzionale del 2 giugno 1946 che pose fine alla monarchia che causò fiumi di sangue!

Vittorio Emanuele III, vigliaccamente fuggì. portandosi le casse dei tesori dello Stato, morì ad Alessandria d’Egitto il 28 dicembre 1847, dove si era ritirato in esilio.

Quarta  generazione

Su Umberto II c’è poco da dire, essendo stato re, per pochissimo tempo, forse il più intelligente, ma ormai la profezia di San Giovanni Bosco si è completata.

Il seguito ?

Il figlio di Umberto II, Vittorio Emanuele, è noto a tutti gli Stati del mondo, tranne al governo italiano, come omicida,  biscazziere mafioso, magnaccio.

Che bella famiglia!

Lucand

 

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