Le infrastrutture ed il turismo come fonte di sviluppo
Da una recente indagine è emerso che l’insufficienza di infrastrutture è un drammatico problema per lo sviluppo del sistema turistico italiano e duosiciliano in particolare e riduce la competitività della nostra area rispetto ad altri Paesi europei ben più attenti e preparati nell’attrarre turisti da tutto il mondo come, per esempio, la Francia, la Spagna ma anche lo stesso Portogallo. Dalla suddetta disamina si evince, per esempio, che in Italia volano poco più di 106 milioni di passeggeri contro gli oltre 163 milioni della Spagna. In Spagna, infatti, il numero di passeggeri trasportati negli ultimi trent’anni è cresciuto di oltre 6,5 volte contro le 5,5 dell’Italia. In Italia quindi si vola in misura inferiore e ci sono meno voli diretti; mentre su Roma infatti volano 77 compagnie, su Madrid ne volano ben 93 e su Parigi 91. Anche relativamente al trasporto ferroviario è emerso che il numero di passeggeri per chilometro di rete è di circa un quinto inferiore a quello della Spagna. Anche la velocità, tra l’altro, lascia a desiderare: da Roma a Milano infatti, per percorrere 574 chilometri, l’Eurostar impiega 4 ore e 50 minuti mentre da Parigi a Lione (470 chilometri) sono necessarie poco meno di 2 ore. Per quanto riguarda la rete autostradale va segnalato che dalla fine degli anni Novanta quella italiana è cresciuta dell’1,5% (ovvero poco meno di 100 chilometri), contro il 47,4% (oltre 3mila chilometri) della Spagna. Altri impietosi paragoni: i 193 musei pubblici italiani sono visitati da una media annua di poco superiore ai 170mila visitatori, mentre con appena 33 musei statali la Francia raccoglie 400mila presenze e la Spagna con 151 musei ben 212mila. Purtroppo neppure nel turismo di tipo congressuale l’Italia è competitiva con i suoi 100 centri congressi per 40mila posti contro i 110 centri francesi che hanno una capacità totale di oltre tre volte superiore a quella riscontrabile in Italia. Se confrontiamo poi i porti turistici in Italia ve ne sono 214 lungo i 7.525 chilometri di costa (per 116.873 posti barca) contro i 370 francesi sui 3.247 chilometri di costa (con 165mila posti barca). Analizzando poi il golf, uno dei segmenti del turismo recentemente in più grande sviluppo, l’Italia, con le sue 250mila presenze, non risulta competitiva con la Spagna che supera quota 1,1 milioni e neanche con il Portogallo che ha oltre un milione di presenze. In Italia si contano infatti 238 campi da golf, contro i 548 francesi ed i 297 spagnoli. Dai dati emersi relativi all’Italia si evince che la situazione infrastrutturale, in particolar modo quella duosiciliana, va affrontata con una seria politica di interventi altrimenti è difficile pensare che il turismo, specie nelle Due Sicilie, possa avere quella spinta propulsiva di cui assolutamente necessita per competere a livello internazionale. Eppure il turismo potrebbe essere uno dei volani di crescita delle Due Sicilie; la bellezza infatti dei nostri paesaggi, delle nostre coste, delle nostre montagne, delle nostre campagne, delle nostre città, dei nostri beni culturali può essere una fonte inesauribile di profitto e di lavoro se fosse gestita autonomamente dalle nostre Regioni (o dalla nostra Macroregione) e con finalità peculiarmente imprenditoriali. Coste, monumenti, beni artistici e paesaggistici sono una fonte inesauribile poichè sono presenti nel nostro territorio da secoli; tocca a noi sfruttarle in modo adeguato con gli strumenti che la tecnologia di comunicazione mette oggi a disposizione. Sarebbe un’occasione per dare lavoro a decine di migliaia di persone se ci fosse una regia accurata ed autonoma che gestisse in maniera professionale ed onesta tali opportunità. Come recita l’art. 117 della Costituzione (nel famoso Titolo V): " Sono materie di legislazione concorrente quelle relative a: rapporti internazionali e con l'Unione europea delle Regioni; … governo del territorio; porti e aeroporti civili; grandi reti di trasporto e di navigazione; ordinamento della comunicazione; … valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attività culturali;… Nelle materie di legislazione concorrente spetta alle Regioni la potestà legislativa, salvo che per la determinazione dei principi fondamentali, riservata alla legislazione dello Stato. " Il potere in mano alla Macroregione in tema, per esempio, di valorizzazione dei beni culturali e ambientali e di promozione e organizzazione di attività culturali potrebbe essere decisivo per le sorti economiche delle nostre terre. Cerchiamo di sfruttarlo; è compito di noi cittadini spingere la politica a prendere decisioni ed orientamenti in tal senso. E’ notizia recente che le Regioni del Sud hanno intenzione di sfruttare un loro marchio, ovvero “South Italy”, che contraddistinguerà offerte turistiche integrate in campo internazionale per le sette Regioni duosiciliane. E’ auspicio che questa sia una prima timida iniziativa nella direzione di creare una sorta di identità duosiciliana anche se tutt’ora espressa con il termine “South Italy”. Luca Longo |