I barbari sabaudi invadono con la loro banca la Piazza della Seta Una banca piemontese in uno dei luoghi borbonici più sacri di Caserta, per giunta la stessa banca torinese che ha “trafugato” le opere , come quelle di Caravaggio, dai cavò del Banco di Napoli per poi portarseli in terra sabauda. L' istituto bancario San Paolo tracima denaro dai risparmiatori del Sud per poi allestire mostre esclusivamente in Piemonte, parole di disappunto sono state espresse contro questi “signori del lucro” anche dal rettore della Federico II. Questa banca è in assoluto la peggiore degli istituti di credito verso il tessuto sociale meridionale.. Ora non contenti degli oltraggi che i loro degni avi hanno perpetrato nei confronti della cultura, dell’economia e della storia duosiciliana costoro hanno deciso l’apertura di una loro succursale bancaria nel cuore del quartiere borbonico. Sappiamo bene che il sindaco di Caserta di urbanistica e di salvaguardia storico-culturale non è che ne capisca e ne sappia un granché ma almeno una buona lettura su quanto capita altrove nei confronti dei luoghi storici sarebbe indubbio necessaria. L’inaugurazione della 4° filiale piemontese a Caserta è stata aperta nella Piazza della Seta a San Leucio, tutto ciò è SCANDALOSO ed oltraggioso. Alla cerimonia hanno avuto la faccia tosta di intervenire il vicesindaco di Caserta come rappresentante di palazzo Castropignano insieme all’assessore alle Finanze Ciro Carnevale , per un ulteriore riprova dell’ininterrotto collaborazionismo di individui che nascono per sventura nelle contrade del meridione , collaborazionismo a favore di chi continua a sfruttare il popolo duosiciliano, il tutto senza un minimo di pudore, un neogiacobinismo imperante che spetta alla comunità neoborbonica estirpare, per il bene del Sud e per un futuro più dignitoso Fiore Marro |