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Garibaldi Giuseppe-lettera a Superquark-Nicola Catanese |
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Bene, bravi e verrebbe da dire bis, ma il bis già c'è stato. Dopo "Eravamo solo mille" è arrivato lo speciale Superquirk, quork, quark con la beatificazione laica del Peppino nazionale. Che bravo Piero Angela, ora si che si è garantito l'eterna benevolenza dei "risorgimentalisti" e la permanenza in RAI fino alla settima generazione. Il cartone animato trasmesso su RAI TRE dalle ventuno e trenta fino alle ventitre e quindici di sabato 24 febbraio 2007, sarà sicuramente insignito dell'Oscar battendo largamente i più accreditati statunitensi. Rammentare tutte le palle elargite in più di due ore di "spettacolo" è davvero un lavoro titanico, oserei dire quasi diabolico, ma io non mi affido a tale "qualità", questo lo lascio a voi. Avete sicuramente superato voi stessi e il vostro "maestro" uscendo alla luce del sole, ma state attenti, perchè la luce è un'allergia che potrebbe esservi fatale. Nella mia precedente lettera al direttore Agostino Saccà, sono stato molto garbato e umile, ma quello era uno sceneggiato televisivo, una fiction. Questo invece è presentato e ritenuto un programma scientifico che ho visto spesso con interesse. Ieri sera mi ha deluso, amareggiato e incattivito. Ma cosa volete dimostrare, che le fandonie storiche raccontate da Piero Angela confermino verità inoppugnabili? Che il mercenario dei due mondi ( idolatrato da destra e da sinistra) deve essere per forza il collante di un Paese che non è stato e non sarà mai una vera Nazione? Cari signori, che avete il potere della comunicazione, smettetela di offendere gli abruzzesi, i molisani, i gaetani, i napoletani, i lucani, i pugliesi, i calabresi e i siciliani ( i soldati borbonici ) che hanno combattuto e sono morti per evitare che il Regno fosse precipitato nelle condizioni in cui versa da centoquarantasei anni proprio per l'arrivo del vostro scellerato "eroe". VERGOGNA! Esaltare così un corsaro, un mercenario, uno schiavista, un ladro, un probabile uxoricida, un servo di satana. Oserei dire che avete superato la misura, ma non c'è limite, a quanto pare, al vostro crogiolarvi nelle falsità, nell'idolatria di personaggi efferati, nel perseverare della dannazione della memoria di chi ha combattuto e sofferto per un solo DIO e per un solo Re. Quest'anno è ancora lungo e mi aspetto ben altro, ma sarò vigile, e se questi miei scritti non susciteranno reazioni visibili, almeno spero che divorino le vostre coscienze supponendo che in esse ci sia un barlume di bianco. Nicola Catanese, neoborbonico e abbonato RAI pentito. |
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