Egregio Piero Angela, Le chiedo da subito di occuparsi della divulgazione scientifica, nella quale la trovo molto interessante. Sulla questione dei "mille", per me, Lei da bravo piemontese si trova come "lupus in fabula" in una questione molto più grande di Lei. Non sto qui a raccontarLe le note d'archivio ormai disattese dalla storiografia ufficiale nella quale Si troverà a crogiolarsi nella sua trasmissione. Dico solo che Garibaldi ha spianato la strada alle truppe savoiarde-piemontesi per depredare il Regno delle Due Sicile, con rappresaglie e un genocidio di circa un milione di di morti ammazzati, tutta gente del Sud e il genocidio non è ascrivibile a tutt'oggi; per cui Garibaldi è un criminale di guerra e se ci fosse un processo di "Norimberga" sarebbe condannato a morte. Come cittadino del Sud di quest'Italia La esorto a prendere le dovute distanze dall' eroicizzare il criminale di guerra Garibaldi Giuseppe onde evitare un maggior degrado dell' Unità d'Italia. Nella mia famiglia due antenati non hanno ricevuto degna sepolutura quando furono fucilati dalla soldataglia piemontese: CIUFFREDA DOMENICO e CIUFFREDA PASQUALE, fucilati a Manfredonia il 28 Aprile del 1862, di loro non esistono lapidi, li ricordiamo come combattenti per la difesa della nostra antica bandiera e della nostra antica nazione Nazione Napolitana. Una cosa deve essere chiara: noi del Sud siamo un Popolo con identità completamente diverse dal Vostro Nord di quest'Italia e se dovete parlare di risorgimento che abbiate rispetto di tutti coloro che si sono immolati per difesa del Regno delle Due Sicile, "Briganti" compresi, che per noi del Sud altro non sono che Guerriglieri di Dio. Le invio una cartolina che ormai circola in questa parte d'italia e che Lei sicuramente ignora; Le invio anche la Sacra Bandiera delle Due Sicilie, considerata storica ed esponibile, custodita gelosamente in casa mia. Prima di salutarLa voglia partecicipare all'invito di Civitella del Tronto, durante in convegno avrà modo di conoscere relatori e ricercatori storici molto preparati. Grazie per la cortese attenzione Giuseppe Erminio Ciuffreda |