Carissimo De Gennaro,ho letto la tua ultima dal titolo"manifestazione annuale di Gaeta",messa in rete sul sito del Movimento Neoborbonico. So bene quanta passione tu metti nella attività di neoborbonico,quanto ti dai da fare e quanto di più vorresti fare e sono convinto della tua buona fede più completa. Per tale motivo voglio comunicare con te e voglio dirti che non condivido il tuo punto di vista.Mi sembra,anche per altri segnali che ho notato,che si voglia fare,almeno da parte di alcuni amici,una demonizzazione di tutte le attività che non siano quelle svolte direttamente dal Movimento o Associazione Culturale Neoborbonica.Il nome non cambia la sostanza:quello che vale è l'aggettivo neoborbonico che si può benissimo leggere borbonico e si può tranquillamente aggiungere a tutte,e dico tutte,le altre sigle che purtroppo numerose costituiscono questo nostro mondo che,in ultima analisi,è fatto di disperati innamorati della Patria Meridionale (continentale e insulare). Ora se è vero quanto sopra,e deve essere vero,che significato hanno i distinguo e le polemiche che si sentono da alcune parti,peraltro condotte a volte in modo molto scadente,tanto scadente da arrivare a cadere nell'offesa personale ? I dipendenti dello Stato, e nel Sud sono tanti,che amano la loro terra e ne vogliono celebrare il ricordo non per fini culturali-politici(che significa esattamente?),ma con lo scopo ben definito di condurre quella battaglia delle idee (l'unica al momento concessaci) sono pienamente legittimati a farlo. Servire due padroni? Non esiste! Essi svolgono con serietà,impegno e competenza la loro attività professionale(quale che essa sia) e si dichiarano orgogliosi della loro origine,del loro passato,della loro storia,cercando di trasmettere questi loro sentimenti e le loro conoscenze a quanti ne sono privi. Per quanto riguarda "gli allattati dai vincitori"(è una tua espressione),ricordiamoci che gli anni trascorsi sono tanti e per ragioni anagrafiche e di vita quotidiana,molti di noi,nel passato e ancora nel presente lo sono stati o lo sono. E con ciò ? Mi pare c he si voglia trovare a tutti i costi una contradizione che non c'è. La storia della lapide di Gaeta è divenuta stantia e acida : vogliamo trovare a tutti i costi i massoni tra noi? Il fatto è che i nostri Caduti vi sono ricordati.Si poteva fare meglio,ma intanto si è fatto. E meglio possiamo senz'altro fare ,ma per fare meglio dobbiamo evitare tutte le polemiche,le presunzioni,le supponenze e dobbiamo con generosa umiltà convincerci tutti e proprio tutti che siamo solo soldati tesi a risolvere una causa nobile e tanto grande. D'altra parte a Casolla,presso Caserta,abbiamo una lapide piccola ma molto chiara ed esplicita e a Gioia del Colle un monumento chiarissimo ed altre lapidi o monumenti potremo fare se saremo sempre più tutti concordi. E concludo dicendoti che mi dispiace(per quello che vale il mio dispiacere!)la tua affermazione :"Non parlo della manifestazione di Gaeta perchè non è la mia". Io, come ho già avuto occasione di dire,affermo che Gaeta e non solo Gaeta,ma anche Civitella,Messina, Capua ,Lauria,Bitonto,Gioia del Colle e quanti altri luoghi siano sede di celebrazioni,sono e devono essere di tutti noi,figli degli antichi regnicoli e regnicoli nell'anima noi stessi.: i nostri morti in primis e poi la nostra cultura,la nostra passione,la nostra storia ci obbligano ad interessarcene. Spero di essere stato letto con piacere e nell'attesa di vederti di persona,ti abbraccio Gianni Salemi |