Manifestazione annuale di Gaeta Perché non si parla della manifestazione di Gaeta sul nostro sito, mi viene chiesto da più parti. Molto semplicemente spiego il mio punto di vista a quanti sono interessati. Mentre l’Associazione Culturale Neoborbonici si preoccupa di raggiungere il suo scopo, ossia la divulgazione del come e perché è nato questo nostro "bel paese" ed è tutta tesa in questa direzione, di carattere squisitamente culturale, queste ricorrenze, sempre più, vengono gestite ed organizzate da uomini che hanno interessi politici. Se ne deduce che, o l’Associazione Culturale non appoggia queste manifestazioni gestite in questo modo, o non le vede oppure non ha per esse alcun interesse. Non mi è noto infatti, che gli organizzatori, docenti, storici, professionisti, impiegati statali, magistrati o altro, abbiano inviato proteste ufficiali alla rai per l’ignobile sceneggiato sullo sbarco dei mille mandato in onda sul primo canale in prima serata. Eppure la storia, la nostra storia la conoscono, molti di loro meglio di me. Sono gli stessi che lavorano per questo Stato e che dallo Stato vengono stipendiati e che non si capisce da che parte stanno. Come è possibile servire due padroni… Ecco che una manifestazione nata per ricordare dei caduti, i nostri caduti, vinti dal denaro e dal tradimento di alcuni, una manifestazione di carattere culturale, intima per chi conosce e cerca di divulgare, diventa ogni anno di più, una manifestazione di carattere cultural-politico. Poi diventerà col tempo, di carattere squisitamente politico e noi cadremo nella rete. L’Associazione Culturale Neoborbonici, in quanto tale, non fa politica e noi ne sappiamo qualcosa. Chi di noi sceglie di interessarsi di politica, non ha nulla da spartire con quanti, allattati dai vincitori di un’infame guerra fratricida, si presenta poi a discutere in favore dei vinti. Vi è in questo una contraddizione di principio. Vi è lì, a Gaeta una targa a ricordo con simboli massonici che l’Associazione configura quale longa manu dell’Inghilterra interessata all’unità d’Italia. Noi abbiamo un’idea e questa idea và difesa o è meglio annegare nel marasma storico e falso che ci propina ancora questo nostro Stato ed i suoi padroni, per il loro esclusivo interesse. Ecco perché non parlo della manifestazione di Gaeta! Non è la mia. Quei soldati morti sugli spalti, sotto le bombe del criminale, generale Cialdini, disonore dell’esercito "italiano", non hanno bisogno di nuove bandiere, di nuove corone di fiori: essi vivono nei nostri cuori e nella nostra memoria e noi raccontiamo di loro a chi neanche sa che siano mai esistiti. Siamo liberi di partecipare a questa manifestazione, chi vuole ci vada. Non è arrivato alcun invito alla delegazione della Lombardia, per tanto, non essendo stato invitato e considerato la precisa via politica presa dalla manifestazione, la cosa non è di mio interesse. Questo è semplicemente il mio punto di vista. Giuseppe De Gennaro delegazione della Lombardia Aggiungo una richiesta alla Associazione: sarebbe interessante conoscere i nomi di quanti hanno protestato verso la rai per la farsa garibaldesca. |