Caro Giovanni Curcio, devi sapere che il popolo neoborbonico, grazie al Cielo ogni giorno più vasto, preparato e motivato, si ciba letteralmente di tutta una lunga serie di pubblicazioni storiografiche di vari autori e di varie correnti ideologiche. Ma a noi popolani neoborbonici più che le ideologie che sottostanno agli autori, interessano piuttosto la loro capacità e onestà di scavare nel passato e di ricostruire la verità dei fatti, di individuare le vere cause degli eventi storici. Capacità ed onestà praticamente impossibili da trovare nelle varie accademie italiane di Storia. Possiamo dire, con un pizzico di scusabile immodestia, che noi popolani neoborbonici siamo i nipotini legittimi di Giambattista Vico, il sommo filosofo della Nova Scienza. E proprio grazie al suo preziosissimo insegnamento, siamo tutti arrivati alla conclusione che NEOBORBONICI sia la scelta giusta per le Due Sicilie (e io credo pure per il resto d'Italia, per la terza Sicilia), e mai neorepublicani partenopei o sciocchezze del genere. E poi, devi anche sapere, che nel nostro Movimento militano "popolani" di quasi ogni livello sociale e professione, e lo studio della Storia costituisce per tutti noi prima di tutto una PASSIONE e un DOVERE MORALE, oltre che un MESTIERE per alcuni. Io ad esempio, per guadagnare il mio pane quotidiano, sono ingegnere elettronico biomedico e consulente informatico. Ed infine, caro il mio Giovanni, non vorrai certo mettere zizzania tra chi di noi ha il privilegio di risiedere ancora a Napoli o comunque nelle Due Sicilie, e chi invece è dovuto emigrare all'estero (nel mio caso, leggi: a Milano)? Piuttosto, ti esorto a prendere in mano anche tu qualcuno dei libri che costituiscono il nostro pane culturale, e che peraltro sono messi all'indice dalla democraticissima intellighenzia italiana, e informarti sulle vere cause per cui una terra che fino a metà Ottocento veniva chiamata dai colti visitatori stranieri "Paradiso in terra" o "Terra del mito" si sia trasformata in una colonia fetente d'Europa. Ad majora, Mario Bellotti |