Caro Mirko Domenico Ferrara... |
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Devo ammettere questa mia debolezza: pur essendo al 100% napoletano, la scoperta e l'incontro con neoborbonici di Sicilia mi rende PIU' contento che non con i neoborbonici "continentali". Le ragioni sono molte: intanto, perché storicamente la Sicilia fu di fatto l'anello debole del nostro Stato, quello utilizzato strategicamente dai nostri nemici per scardinare ed annettere le Due Sicilie al Piemonte. Dunque non è affatto facile per un siciliano (non lo sarebbe per nessuno) rileggere quegli eventi ed ammettere questa responsabilità storica, evitando di ripercorrere un vicolo cieco. Poi perché mi sono fatto l'idea che fosse oggettivamente assai ostico per i governi borbonici far sviluppare la Sicilia così come facevano con altre parti del Paese: per colpa di troppi baroni prepotenti e parassiti, certo, ma anche e soprattutto per colpa della ricchezza di zolfo, che nell'Ottocento attirava troppi indesiderati "avvoltoi". Per questo non è facile per un siciliano del Duemila concludere "che l'arretratezza della Sicilia nei secoli fu dovuta alla classe baronale prima e ai piemontesi poi; ma non certo ai borboni. Quest'ultimi difatti, hanno lasciato testimonianze di raffinata arte e sentito mecenatismo." Poi, perché la Sicilia è una terra che amo particolarmente, perché esercita su di me un grande fascino sia estetico sia culturale: l'orgoglio che i siciliani ancora conservano per la loro terra (e che purtroppo i meridionali continentali hanno smarrito più in fretta) è proprio uno dei principali caratteri che il Movimento vuole ricostruire e coltivare in ogni duosiciliano. Infine, per una ragione squisitamente politica: una stretta collaborazione ed alleanza tra napolitani e siciliani è il miglior biglietto da visita che le Due Sicilie Confederate possono consegnare nelle mani degli stranieri (stranieri intesi anche come padani); mentre le frizioni interne, tipicamente dovute a spinte dei siciliani verso un puro autonomismo, fiaccherebbero immancabilmente l'azione degli uni e degli altri. Mario Bellotti |