Vi invio il mio disappunto comunicato alla Rai sullo sceneggiato televisivo andato in onda ieri, che ovviamente non ho visto e che ho pubblicato sul sito dei neoborbonici della Lombardia assieme agli articoli de Il Mattino. E' inutile e dannoso mangiare una minestra riscaldata più volte. Sarebbe anche inutile discuterne salvo il fatto che abbiamo il dovere di far sentire la nostra voce.
Cara mamma rai, il "canone tv" è diventato "tassa di possesso" e così il telecomando che sembrava la panacea della spazzatura televisiva, è diventato un inutile strumento. La gente è costretta a guardare quello che voi trasmettete, che costa parecchio, pagato con i quattrini dei cittadini, prelevati dalle loro tasche a norma di legge. E, sempre a norma di legge, le balle risorgimentali ce le fate raccontare in tutte le salse: da Piero Angela & C. non ultimo. Ddesso le producete in casa, come le tagliatelle, dopo tanti altri storici ufficiali del nostro regime democratico a responsabilità limitata. E io pago, direbbe Totò. Un dibattito serio fra storici e revisionisti, con documenti alla mano, però vi guardate bene dal programmarlo e trasmetterlo: è della massima scorrettezza. Da una sola campana da sentire, non può nascere un giudizio serio e pacato. Non è stato sufficiente tutto ciò che ci hanno fatto studiare a forza sui libri di scuola, sapientemente pilotati? Agli italioti, del Risorgimento poco importa, per questo motivo si ha gioco facile nel trasformare personaggi che, diversamente, starebbero bene in qualche girone infernale dantesco, visto che sono calati come Attila su una popolazione pacifica che l'Italia unita non voleva, in eroi a cavallo. Questi eroi si sono serviti di finanziamenti di paesi stranieri e di picciotti mafiosi. Ma questo non si può dire, è tabù. Smettetela di continuare ad offendere il cosiddetto "meridione" pezzente ed ignorante, come vuole il Risorgimento. Dov'è il Risorgimento della Campania, della Basilicata, della Calabria e di tutto il sud? Non c'è. Non c'è mai stato da quel 1860. A noi il risorgimento ha portato lutto, miseria, fame ed emigrazione. Siamo morti al sud per far risorgere un Piemonte indebitato oltre ogni limite. Oggi noi siamo briganti e delinquenti, il resto del Paese, buoni e laboriosi e chi ha provocato tutto questo sono assurti ad eroi ed infettato tutte le piazze e le vie della penisola. Continuate pure ad alimentare il vostro risorgimento, io continuerò a sentirmi sempre napolitano e italiano per forza, non per scelta. Beato quel Paese che non ha bisogno di eroi! Giuseppe De Gennaro Delegato Neoborbonico Lombardia |