lettera alla Rai su i 'mille' |
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Spett.le RAI
È ora che la verità storica del cosiddetto Risorgimento sia appurata e venga resa giustizia alla realtà effettiva e non alla verità dei vincitori. Sto parlando dei SAVOIA che hanno distrutto con la corruzione dei funzionari e degli alti gradi militari, il REGNO DELLE DUE SICILIE.
E' impossibile che un migliaio di persone che lo stesso Garibaldi definiva non propriamente gente per bene, senza alcuna preparazione militare, avessero potuto avere ragione dell'esercito migliore presente in quel momento in Italia.
I dati sulla corruzione e sul relativo tradimento degli alti vertici militari Napoletani, si possono riscontrare anche nei documenti garibaldini come il libro "Da Quarto al Volturno" ove a Calatafimi l'autore fa notare che stranamente viene suonata la ritirata, non per i garibaldini che stanno perdendo ma per le truppe regolari del Regno delle Due Sicilie.
I cosiddetti 'picciotti' vengono presentati ,proprio da scrittori garibaldini, come malavitosi mafiosi al soldo dei maggiorenti siciliani, che, per inciso, non vedevano di buon occhio le riforme che stavano modificando la situazione economica e politica della Sicilia.
I 'volontari' erano oltre che soldati del Regno di Sardegna congedati 'comandati' ad essere 'volontari' ( proprio come quelli che il Fascismo mandò in Spagna duante la Guerra Civile ), per non 'sputtanare' il Governo Sardo, anche marinai Inglesi della marina militare Britannica.
Gli interessi britannici sullo zolfo siciliano e sulle proprietà agricole dei sudditi britannici fecero sì che le navi Inglesi si frapponessero a quelle Napoletane per proteggere lo sbarco a Marsala dei cosiddetti 'Mille'. Inoltre la corruzione degli alti gradi militari della marina Napoletana, terza marina militare europea, è evidente quando le navi napoletane girarono al largo per non intercettare le navi di Garibaldi.
Io quindi protesto contro le mistificazioni della storia che lo sceneggiato RAI propone su i ' Mille ' e su un finto Risorgimento e sulla 'liberazione' dei 'fratelli oppressi' del Sud Italia che stranamente costrinse ad inviare metà dell'esercito 'italiano' e le sue migliori truppe, i Bersaglieri, per stroncare quello che ci è stato propinato come brigantaggio e non era latro che la normale ribellione dei popoli meridionali contro i soprusi dovuti alle tasse imposte dai Piemontesi, la leva obbligatoria e l'affidamento del potere ai cosiddetti 'galantuomini' ricordati nel romanzo 'Il gattopardo' come intrallazzatori.
Lo sceneggiato su 'I Mille' è quindi, a mio parere, una MISTIFICAZIONE DELLA REALTA' STORICA e mi auguro che la RAI voglia decidersi a fare dei programmi seri di ricerca storica basati su documenti inoppugnabili e non su quelli dei 'vincitori' come quelli che ci hanno propinato nei programmi scolastici dalle elementari all'università.
Come mai, ed è l'esempio il più eclatante, dopo la cosiddetta unità d'Italia è iniziata l'emigrazione da TUTTE le regioni storiche d'Italia, mentre prima non esisteva?
Cominciate a pensarci signori 'storici' e vi prego di esaminare con onestà i programmi di divulgazione che vengono trasmessi.
Distinti Saluti.
Gabriele Ferrandino - Roma |