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Associazione culturale Neoborbonica
L'orgoglio di essere meridionali

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Prove tecniche di autodistruzione PDF Stampa E-mail

I sentimenti di gioia, la voglia di serenità ispirati dalle prossime festività, si mescolano e allo scoramento, a pensieri cupi e tristi considerazioni sulla attuale situazione locale. Il mostro da combattere è enorme, immensamente più grande di quanto la mia visione naif e l’amore per la mia terra potessero farmi percepire. Purtroppo il cancro appare dilagante, tanto da farmi scorgere le sue metastasi ovunque, nelle cose più semplici della vita quotidiana come nei meccanismi più complessi che dovrebbero raccordare la nostra Patria al mondo civile.

Si, forse la lotta per la verità storica comincia a produrre i primi timidi risultati e le bocche della solita storiografia di comodo vengono puntualmente smentite e battute colpo su colpo,  ma  di contro,  la denuncia del malaffare, di una amministrazione pubblica che è solo sinonimo di indecenza, del degrado in cui versa l’ambiente ed il nostro patrimonio storico-culturale, riceve giorno dopo giorno colpi mortali. Il mio metro di valutazione rimane sempre Caserta e la sua Provincia.

Questa terra è oramai stretta d’assedio dal brutto che avanza. Tutto l’“indesiderabile” qui si realizza e si materializza puntualmente, favorito dall’ incompetenza, dall’ignoranza e dalla malafede di coloro che detengono il potere e dal radicale e colpevole menefreghismo di chi beatamente lascia che sia…

Permettetemi di affermare che non può essere semplicisticamente la rassegnazione della gente a generare tale atteggiamento, ma piuttosto l’ egoismo esasperato e la scaltrezza, se non la generale mancanza di amor proprio e di senso civico di noi tutti... Io mi chiedo come si possa andare avanti così, come si possa arrivare a negare ai nostri figli un avvenire migliore. Certo, nulla ci tange sino a quando non saremo noi stessi e le nostre famiglie ad essere le vittime di questo sistema.. In ogni stramaledetta campagna elettorale si blatera tanto di verde pubblico e piste ciclabili e tutto quello che abbiamo sino ad ora è immondizia ovunque. Montagne di immondizia. Non c’e piazzola di sosta, metro quadrato libero dove non si accumulino tonnellate di rifiuti. E cosa dire dei non pochi suini che si danno al “lancio dei sacchetti” direttamente dalla proprie autovetture, abbandonandoli ai lati delle strade? Quali processi mentali portano mandrie di mentecatti ad abbandonare ovunque vi sia un po’ di spazio, cessi, scaldabagni, frigoriferi e quant’ altro, quando esistono ditte specializzate che, previa una semplice telefonata e gratuitamente, recuperano a domicilio tale tipologia di materiali?

Il mancato smaltimento dei rifiuti è solo la punta di un iceberg senza fine. Attenzione, stiamo parlando dei rifiuti solidi urbani, quelli che produciamo tutti, ma cosa sappiamo realmente dei rifiuti speciali e dei veleni provenienti da tutta Italia che trovano sepoltura nelle nostre campagne? Dobbiamo aspettare che dal rubinetto di casa cominci a colare qualche liquido oleoso e maleodorante per accorgerci dell’esistenza del problema?

La strafottenza di molti rappresenta la fortuna di pochi….Dopo aver deturpato il paesaggio trapanando intere montagne e colline, qualche genio ha partorito la grande trovata di riempire le cave con le ecoballe…Caserta ed i suoi salubri monti, scelta dal Vanvitelli per la fondazione di una novella Versailles, sarà in futuro un centro di stoccaggio e conservazione di tutta la “munnezza” napoletana, campana e perché no, dell’Italia intiera?…Ecco, abbiamo la soluzione agli angosciosi problemi del Signor Bassolino e dei suoi amichetti…Voi siete contenti, si? Finalmente negli abitati vicini alle cave (e non) non ci si ammalerà solo di silicosi, ma si potrà morire pure di varie tipologie di cancro...Ma dico io, il mondo è pieno di menti eccezionali, la tecnologia compie ogni giorno passi da gigante e gli impianti moderni per la trasformazione e recupero dei rifiuti sono realtà da un bel pezzo e non fantascienza. Perché i nostri governanti, che giurano di avere a cuore il benessere della nostra terra e della popolazione, non mandano qualcuno in giro per il mondo a cercare qualche genio vero in grado di progettare e realizzare impianti, magari anche belli a vedersi, in grado di fare finalmente pace con l’ambiente integrandosi in esso in maniera indolore? Tali strutture  permetterebbero il recupero delle materie riciclabili, producendo nel contempo energia e lavoro. Ogni città provvederebbe in proprio a smaltire i propri rifiuti e impianti del genere potrebbero addirittura diventarne il vanto.  Nel frattempo però, la situazione è da vero disastro ambientale. Se per assurdo, domani cominciasse a funzionare uno di quegli  impianti, ci vorrebbero decenni di duro lavoro per recuperare il ciarpame sparso ovunque senza ritegno.. Ma i nostri governanti sono talmente presi dal discutere dei massimi sistemi del mondo, ad ungerci il deretano per prepararci ad accogliere quel popò di suppostona di finanziaria,  da non potersi interessare a tali quisquiglie... Stravolgere il senso stesso della famiglia, costruire i cessi per i transessuali ed allestire presepi gay alla camera, questi sono problemi scottanti !!!

Quanto agli amministratori locali…Beh!,no comment. (mi sembra di aver già detto abbastanza riguardo la loro inettitudine e disonestà di intenti)

Ogni situazione, per quanto tragica possa essere, presenta talvolta qualche spiraglio di positività. La nostra, sembra non suggerirne nessuno. Strade dissestate e sistema viario totalmente inadeguato. Traffico anarcoide e perennemente congestionato. Trasporti pubblici scarsissimi o inesistenti. Gestione e tutela  dei beni storici –culturali ed ambientali fallimentare.

In compenso, nuovi quartieri sorgono come funghi, corrodendo sistematicamente quel poco di verde che ci era rimasto. Le gru dei cantieri sembrano mille forche in attesa di eseguire la condanna a morte decisa per questa città, che purtroppo paga in maniera salatissima la vicinanza alle orribili periferie del napoletano e di una certa parte di Terra di Lavoro...In pochi anni Caserta ed il suo circondario si sono gonfiati a dismisura e nella completa assenza di infrastrutture e servizi in grado di poter supportare una simile espansione. In più, i “nuovi casertani”, oltre a portare con se una parte del brutto dal quale si illudono di essere scappati, sembrano non avere alcun interesse per quel territorio che sta trasformandosi sempre più in un enorme dormitorio…

Il simbolo più grande della lenta e dolorosa agonia riservata alla mia sfortunata terra  è la Reggia, che rappresenta tutti i monumenti di Terra di Lavoro. Il solo passare davanti ad essa provoca in me una tristezza infinita frammista ad una rabbia carnivora…Il nostro orgoglio se ne sta lì in mostra, dinnanzi a frotte sghignazzanti come un leone rognoso da circo di quart’ordine. Una amministrazione asmatica, farraginosa ed incrostata di inefficienza, rimane immobile a guardare uno dei più grandi capolavori architettonici di tutti i tempi, alla mercè di parassiti, in mano ad una mandria di sciacquini ed inetti che quotidianamente ne dispongono ed approfittano come meglio credono…perle ai porci. Nessuno si sente disgustato da questo andazzo, mentre le denunce e le rimostranze dovrebbero piovere a milioni negli uffici dei responsabili e del Ministero competente.

La ricchezza e la salvezza di questa terra risiedevano nel turismo, nell’agricoltura specializzata, nella piccola impresa e nell’artigianato, ma con questi chiari di luna ci si deve solo rassegnare ad essere tristi  testimoni dello sfacelo più completo…

Ah Caserta, ai tuoi figli piace solo bearsi altezzosamente dell’ennesimo re-styling di Corso Trieste e dei ben noti negozietti chic di via Mazzini. Oltre a scimmiottare malamente qualche iniziativa intrapresa da altre città, i tuoi maldestri amministratori non riescono a fare(o non vogliono fare)…Caserta, sei diventata la città dalle tante ed inutili fontane,…nelle quali finirai per affogare.

Giuseppe Simonetta

 

 

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