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Commento ad articolo di Beppe Grillo |
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Antonio martedì, dicembre 19, 2006, 11:16 Tempo fa, non molto tempo fa, si parlava della necessità di "reperire" un meridionalista di notevole spessore culturale, non i soliti (o il solito), senza nulla togliere ai soliti (o al solito); un personaggio da poter invitare, coinvolgere in dibattiti incentrati sulle tematiche più care al mondo meridionalista. Bene, lo si è trovato. Il personaggio che si stava cercando è Beppe Grillo! Rispondendo a certi commenti, relativi a presunte strumentalizzazioni, devo citare Beppe Grillo per ricordarne lo spessore. Beppe Grillo ha scritto: " Vent' anni fa ho fatto una pubblicità. Ma poi ho capito alcune cose sulla pubblicità. Quindici anni fa me la prendevo con i politici. Ma poi ho capito alcune cose sull'economia. Dieci anni fa finivo i miei spettacoli sfasciando un computer a mazzate. Ma poi ho capito alcune cose sui computer e su internet. Oggi la pubblicità mi sembra uno dei mali peggiori, l'economia la vera padrona della politica, internet uno dei pochi spiragli per difendersi e per ridare alla politica lo spazio che l'economia le ha rubato". Come si fa a strumentalizzare un personaggio così! Ritengo che sia impossibile. Ha le idee troppo chiare, con uno spessore fatto di conoscenza e criticità impenetrabile. Personalmente, dopo aver letto l'articolo "Siamo tutti Borbonici", penso veramente che Beppe Grillo abbia raggiunto l'apice, l'eccellenza della capacità critica; ne ha fatta di strada da quando il suo autore era Ricci. Mi permetto di aggiungere..." trent'anni fa era solo un comico che recitava, pezzi scritti da Ricci, nella televisione pubblica per un pubblico italiano ignorante. Ma poi ha capito alcune cose sulla comicità, su Ricci, sulla televisione pubblica, sul pubblico italiano e sull'ignoranza". Se si rilegge il tutto, passaggio per passaggio, c'è tutto, c'è la storia di un paese che...se pur "solo" attraverso uno spaccato di televisione e comicità ci sta tutto! A mio avviso non è un caso che Beppe Grillo abbia rotto con la televisione- e con quel sistema che stava dietro e dentro la televisione - proprio nel 1990, anno di svolta epocale, politicamente, economicamente, culturalmente, dunque storicamente. Prima di chiudere il mio commento ci tengo a complimentarmi con Andrea Cinquegrani per il suo articolo "Il nostro Polonio quotidiano". Chiudo con una breve personale osservazione politica. I movimenti meridionalisti non hanno bisogno di contatti, alleanze, simpatie...con movimenti politici di stampo leghista, la direzione da seguire non è (con) a destra, né (con)a sinistra ma a SUD! Guardiamo sempre e solo a SUD! Anche Beppe Grillo da Genovese quale è riesce a guardare a SUD, e lo fa meglio di molti altri che sono del SUD e che DOVREBBERO essere meridionalisti. Antonio Avano |
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