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SIAMO TUTTI BORBONICI - Beppe Grillo PDF Stampa E-mail

Sul Blog di Beppe Grillo campeggia un intervento dal titolo "Siamo tutti borbonici", dove il noto "risveglia-coscienze" affronta il tema della colonizzazione del Mezzogiorno, segno che il Nostro messaggio è finalmente riuscito a superare gli stretti confini degli addetti ai lavori, e si sta allargando a macchia d'olio interessando anche sfere e personaggi che non nascono sicuramente come storici.

L'intervento si può leggere qui di seguito oppure nel blog d'origine cliccando sull'indirizzo in basso

http://www.beppegrillo.it/2006/11/siamo_tutti_bor.html#comments 

25 Novembre 2006

Siamo tutti borbonici

E se il Borbone fosse in realtà il Savoia? E i veri patrioti i briganti? Il Regno delle due Sicilie esisteva, in modo assolutamente legittimo, da secoli. Napoli era la terza capitale d’Europa. Napoli aveva istituito la prima cattedra di economia in Europa. La prima linea ferroviaria: Napoli-Portici. Poi arrivarono i Savoia. La resistenza durò dieci anni. Qualcuno pensa che sia attiva ancora oggi. Dopo l’occupazione piemontese i capitali si trasferirono al Nord e, grazie alla tassa sul macinato, i meridionali nelle Americhe. Il Sud non fu liberato, ma consegnato al sottosviluppo. La Questione Meridionale deriva da un esproprio.

Tutto è stato oggetto di revisionismo in Italia tranne il Risorgimento. Garibaldi è l’eroe dei due mondi e Francesco II un miserabile. Le piazze nel Meridione sono intitolate agli occupanti e allo stesso tempo si dice ancora ‘cattivo come un piemontese’. Nulla contro i piemontesi, molto contro la feroce repressione del generale Cialdini. Alla guida di un esercito di più di 100.000 uomini. Un po’ come la guerra di liberazione in Iraq. Molto contro paesi incendiati e massacri. Contro deportazioni. E decine di migliaia di morti.

A scuola il Borbone è il cattivo e il Savoia il buono. Stato borbonico è sinonimo di degrado delle istituzioni. Brigante di protomafioso. Forse vanno cambiati i testi di scuola oltre al significato delle parole. Rivalutati i patrioti che persero la vita contro l’esercito piemontese. Forse dobbiamo raccontarci un’altra storia. In cui il Risorgimento è stato in parte, in gran parte, espansionismo di una dinastia. Che ci ha lasciato in eredità l’emigrazione di milioni di persone che fuggivano dalla fame, due guerre mondiali, il fascismo. E uno stato savoiardo. Quello che ci ostiniamo a chiamare borbonico.

Lo so, dopo il populismo, sto scivolando nel revisionismo.

Postato da Beppe Grillo il 25.11.06 20:14 | Informazione |

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