Il ministro leghista Maroni ha proposto, nell'ambito dei rinnovi contrattuali per gli statali, degli aumenti diversificati per i lavoratori a seconda della redditivit? delle regioni in cui operano. In sintesi aumenti consistenti nella gi? ricche regioni settentrionali(perch? ritenute pi? efficienti) e modesti aumenti in quelle meridionali perennemente in crisi. Per chi sa cos'? il federalismo, nessuna sorpresa (cio? per la maggioranza dei settentrionali), per chi ancora si illude che l'Italia ? una nazione unita (cio? per la maggioranza dei meridionali), un'ingiustizia palese. Ma le ragioni di bilancio convinceranno man mano i recalcitranti che ? necessario fare cos? per il benessere dell'intero paese... Negli anni postunitari il Nord sabaudo prima ha razziato tutte le risorse monetarie del Sud, poi lo ha privato del suo apparato produttivo di prim'ordine spingendolo nell'agricoltura, poi ha affossato l'agricoltura per gli interessi industriali settentrionali in campo europeo, poi ha guidato la diaspora degli impoveriti meridionali in tutto il mondo, poi ha deciso di utilizzare le risorse umane meridionali come carne da macello nella Grande Guerra e come menti e braccia da trasferire oltre il Garigliano negli anni ruggenti sino alla II guerra mondiale. Sempre adoperando gli strumenti terribili della burocrazia, della malavita organizzata e dei mercenari politici meridionali il Nord repubblicano dopo la guerra ha proseguito la strategia italiana contro il Sud: lo ha usato come mercato di consumo e riserva di uomini per i fabbisogni settentrionali, scaricando sotto il Garigliano ogni crisi economica o facendo cadere solo le briciole in ogni boom economico. La sistematica emigrazione, soprattutto di cervelli, ha lasciato nel Mezzogiorno in maggioranza facili vittime per gli strumenti terribili di sopra. Negli ultimi anni la globalizzazione che ha aperto mercati di mano d'opera a prezzi convenientissimi per gli imprenditori e che ha accentrato finanza e distribuzione in poche grandi mani, ha reso assai meno importante il Sud come mercato di consumo e fornitore di lavoratori. Ecco che il potere economico settentrionale ha fatto nascere la Lega Nord che apertamente parlava di divisione dello stato ma coscientemente mirava al federalismo. Al federalismo strisciante gi? in atto (tassi bancari differenziati, finanziamenti pubblici decrescenti agli enti locali sostituibili solo in parte con i tributi locali, apertura di supermercati di secondo ordine con prodotti invendibili a Nord) ora si vuole aggiungere quello pi? evidente tra le centinaia di migliaia di dipendenti pubblici del Mezzogiorno. Mentre la crisi dell'euro ci divora, vogliono ancor pi? ridurre il nostro potere d'acquisto. Dire che il Sud produce meno reddito e che quindi deve vivere a livello pi? basso ? una colossale bugia per la schematica storia economica italiana delineata sopra. Il Movimento Neoborbonico affiancher? la piccola o grande protesta che verr? dal Sud perch? i Meridionali si devono svegliare prima di soccombere per sempre! Questa lotta per il Sud non sar? quella che certe forze politiche asseriscono di voler fare ogni volta che stanno fuori del governo, sar? quella che i fieri eredi dei "briganti" duosiciliani tengono repressa da 144 anni e che una qualsiasi scintilla potrebbe far esplodere con conseguenze inimmaginabili!!! V.G. |