progetto giornale-delegato di Roma |
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A proposito del giornale, l'idea generatrice è interessante e degna di essere supportata e realizzata ma, è assurdo, farla partire ora senza che il movimento abbia un corpo ed una linea. Un giornale, così come i siti, che andrebbero tutti chiusi e ripensati, non possono essere dei semplici sfogatoi. Secondo me il movimento per fare un salto qualitativo, interno ed esterno, deve imparare ad esprimersi coerentemente. Allo stato siamo ancora in piena preistoria. Alle attuali condizioni il prodotto che potremmo creare risulterebbe politicamente mediocre ed imbevuto di sola retorica propagandistica. A chi gioverebbe? In che cosa si differenzierebbe dalle altre testate prodotte per le Due Scilie? Quale l'obiettivo che perseguirebbe la testata? E poi c'e' da considerare: se non siamo in grado di distribuire 100 volantini, come pretendiamo di gestire e diffondere un giornale? Vogliamo fare un bollettino parrocchiale o un giornale che orienti e faccia proselitismo? Saluti fraterni Giovanni Galatola
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