lettera a G. De Crescenzo |
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Con lettera pubblicata dalla Gazzetta del Mezzogiorno il 16.12.2004, dichiaravo alla medesima, che, ad eccezione di qualche sporadico caso di delinquenza comune, il brigantaggo era ed è per me mera resistenza. Tanto ho scitto a sostegno dello scrittore Raffaele Nigro e contro il pensiero di Luciano Mauriello Prefetto di Potenza convinto sostenitore dell'attuale mentalità sabaudiana. Avrei visto, con immenso piacere, il film di Squitieri "Li chiamarono briganti" ma la democrazia italiana me l'ha impedito avendone proibita la proiezione. Oggi si sta lavorando alla produzione di un nuovo film di Mel Gibson riguardante la stessa letteratura. Non voglio pensare che anche questo film faccia la stessa fine del film di Squitieri, o quantomeno, venga censurato nei tratti più sconventi all'attuale sistema. Giovanni Borlizzi (simpatizzante dell'Associazione e innamorato della Real Casa di Borbone) |